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Pasqua e Pasquetta, la crisi spinge le famiglie in ristoranti ed agriturismi

Più conveniente andare a mangiare fuori che cucinare a casa. Ecco le previsioni

Pasqua e Pasquetta i casertani preferiscono trascorrerle nei ristoranti e negli agriturismi piuttosto che a casa. E' la crisi economica a spingere le famiglie fuori dalle proprie abitazioni per le feste pasquali. Numerose le indagini di mercato da parte di associazioni dei consumatori e non solo che hanno evidenziato come i rincari per il cibo da mettere in tavola non abbiano risparmiato alcun prodotto. Dalla farina alle uova, all'olio di semi, alla carne di agnello, ai salumi e chi più ne ha più ne metta. Rincari che vanno da un minimo del 5% a una media attorno al 10% ma che possono superare il 15% come nel caso di pasta e verdura e arrivare addirittura al 23% per l'olio di semi. Un autentico salasso.

Inoltre a questi aumenti bisogna aggiungere il costo dell'energia per la preparazione dei cibi. Elettricità e gas che hanno già assestato un'autentica 'mazzata' sui portafogli degli italiani. E allora cosa si fa? Si sceglie il ristorante o l'agriturismo, perché qui, pur registrando un aumento della spesa, i prezzi sono ben definiti e non ci sono ulteriori 'ricadute' economiche sulle persone: in pratica si sa quanto si spenderà e si accetta di buon grado l'aumento, nell'ordine di qualche euro, perché alla fine è addirittura conveniente. Inoltre tempo soleggiato previsto nel casertano per Pasqua e Pasquetta sta spingendo tanti a non rinunciare all'uscita a pranzo o alla gita fuori porta.

La scelta di trascorrere Pasqua e Pasquetta fuori casa è confermate da Giuseppe Russo, presidente della Fipe Confcommercio Caserta: "Abbiamo avuto un'ottima risposta dai consumatori per quel che riguarda la decisione di trascorrere Pasqua e Pasquetta nei ristoranti o negli agriturismi di Caserta e provincia. Sono praticamente pieni e questo perché proprio la crisi economica e l'aumento dei prezzi dei prodotti da acquistare per organizzare il pranzo a casa ha fatto desistere in molti. Non è conveniente fare la spesa e cucinare a casa, soprattutto quando si è in parecchie persone. Conviene andare a pranzo fuori".

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Russo poi evidenzia anche la situazione di Caserta per quel che riguarda il turismo in questo periodo pasquale: "Purtroppo Caserta continua a soffrire del turismo 'mordi e fuggi'. Poche persone decidono di recarsi nelle strutture ricettive del capoluogo, mentre ad esempio a Napoli si registra un boom di prenotazioni. A Caserta si viene per una giornata". E sottolinea: "Questi giorni sicuramente richiameranno persone in città anche se poi gli esercenti del centro temono che possa sorgere un altro problema che allontani queste persone dopo poche ore, quello dei parcheggi. Ci auguriamo che qualche privato decida di tenere aperti i parcheggi. In caso contrario i turisti arriveranno comunque ma andranno via poco dopo. Su questo e tanti altri punti serve un aiuto concreto se si vuole smettere di far vedere Caserta solo come meta per un turismo di prossimità, un 'mordi e fuggi', anche perché a Caserta ci sono tantissime cose da vedere e da apprezzare e per le quali poche ore non bastano. Bisogna lavorare per fare in modo che i turisti scelgano Caserta come meta per un intero weekend o anche più giorni, pernottando a Caserta e muovendosi a Caserta".

Tornando alla scelta dei casertani per il pranzo di Pasqua e la giornata di Pasquetta, anche Ivan Fiorillo, noto ristoratore nonché presidente di Confesercenti Caserta: "Si prevede una buona affluenza nei ristoranti. Quest'anno la gente preferisce il pranzo fuori perché la ritiene la scelta più giusta da un punto di vista della convenienza. Costa meno andare fuori piuttosto che preparare tutto a casa, considerando l'aumento dei prezzi sia delle materie prime sia di energia elettrica e gas. A queste condizioni meglio andare fuori dove tutti potranno rilassarsi e godersi qualche ora senza assilli di dover preparare. L'affluenza di turisti è favorita dalla Reggia che rimarrà aperta a Pasqua e Pasquetta ma si può sempre fare meglio. Per riuscirci però è indispensabile l'aiuto della politica oltre all'impegno di esercenti e cittadini".

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