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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Il costruttore di Parco Primavera vuole 1,1 milioni di euro dal Comune

Ricorso in Appello dopo che è stato bocciato quello in primo grado

Il costruttore di Parco Primavera vuole 1,1 milioni di euro dal Comune.

Nuovo ricorso in Appello dopo la sentenza del 2021 che aveva visto i giudici comminare un risarcimento di poco meno di 500mila euro a fronte dei 5 milioni di euro richiesti. La vicenda risale ormai agli inizi degli anni 2000, quando la Project Management Cedim srl, già Immobiliare Monteverde srl, in perso - na del legale rappresentante p.t. Ing. Fusco Gabriele, conveniva in giudizio il Comune di Caserta dinanzi al Tribunale di S.Maria C.V. per il risarcimento dei danni, per la protratta occupazione illegittima di immobili siti nel complesso di Tuoro.

Tutto ebbe inizio in conseguenza del sisma del novembre 1980, quando l’allora sindaco del Comune di Caserta requisiva 86 abitazioni di tale complesso immobiliare in favore di famiglie che avevano perduto la possibilità di continuare a vivere negli immobili ove abitavano. La requisizione veniva prorogata con ulteriore ordinanza sindacale sino al 30/03/1982; nel frattempo il Comune di Caserta acquistava due dei tre edifici (lotti individuati come B2 e A1) del complesso edilizio, lasciando nella disponibilità della ricorrente società titolare del diritto di proprietà del solo edificio denominato B1. Con ulteriore provvedimento del 25 novembre 1996 veniva decretata la derequisizione del fabbricato B1, ciò nonostante i soggetti collocati dall’Ente a seguito del sisma, continuavano a permanere nello stesso immobile non provvedendo al pagamento del corrispettivo dovuto alla proprietà. Successivamente alla cessazione dell’efficacia giuridica del provvedimento autorizzativo, che aveva disposto la requisizione, la società esponeva che si era configurata responsabilità civile per occupazione ‘sine titulo’ del Comune, quale giuridicamente responsabile dei danni prodotti per non aver restituito gli immobili liberi da persone o cose. Per questo motivo chiedeva al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere la responsabilità del Comune di Caserta per la condanna sia al risarcimento dei pregiudizi di ordine patrimoniale consistenti nei danni derivanti dal mancato svolgimento della manutenzione ordinaria e straordinaria, nella trasformazione degli interni e degli esterni dell’edificio, nella perdita di valore del fabbricato.

Dopo aver perso in primo grado,il costruttore ha presentato ricorso in Appello, chiedendo un risarcimento di oltre 5 milioni di euro, ma si è visto riconoscere un risarcimento di poco meno di 500mila euro. Adesso ha presentato un ulteriore istanza per chiedere la revoca della decisione e la rideterminazione delle somme dovute dal Comune di Caserta a titolo di danno da occupazione illegittima dell’immobile, con condanna dell’Ente al pagamento della somma di 1.109.133,44 euro, oltre interessi.

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