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Vermi intestinali a scuola, il sindaco dispone la disinfezione

Il primo cittadino dà una serie di consigli utili ai genitori per prevenire il fenomeno

Dopo i casi di ossiuri (vermetti) nel Comune di Cesa ecco che lo stesso episodio si verifica anche a Teano. A darne notizia il sindaco Dino D'Andrea che rivela come qualche giorno fa una mamma lo abbia informato "in maniera amicale di vari casi di infestazione da Ossiuri (vermetti) verificatesi al suo bambino ed agli stessi compagni di scuola nel plesso del borgo di Pugliano".

Il primo cittadino sottolinea come si sia recato dal responsabile del Servizio Asl, il dottor Iannattone, chiedendo "di fare un sopralluogo presso la scuola di Pugliano, con il collega che ha convenuto e disposto la disinfezione dei locali scolastici che il comune attiverà quanto prima.
Volevo tranquillizzare i genitori ed i bambini sulla innocuità dell’infezione che si manifesta con un prurito anale notturno intenso e con dolori addominali lievi ed aspecifici. Il parassita in questione è l’enterobius vermicularis, un vermetto di colore bianco che ha come sedi abituali il tratto tra il colon e l’ano. La natura di infezione a trasmissione oro-fecale spiega perché generalmente gli adulti ne possono essere infettati: basta condividere gli asciugamani, toccare le lenzuola, utilizzare gli stessi sanitari. Ricordo che gli ossiuri sopravvivono a lungo a basse temperature, ma non tollerano le alte temperature (quindi lavate gli indumenti ad alte temperature)".

Il sindaco dà poi altre informazioni utili ai genitori: "Quando si ha il sospetto di un’infestazione da ossiuri è bene ispezionare accuratamente la zona anale e perianale dove è possibile (nelle prime ore del mattino) reperire le femmine degli ossiuri che appaiono come piccoli e mobili filamenti biancastri. Questi si possono vedere anche sulle feci del bimbo o anche sulla biancheria intima. Servono sei semplici regole per prevenire l’infestazione: lavare le mani prima di mangiare o maneggiare il cibo; tenere le unghie corte e pulite; lavare biancheria intima, lenzuola pigiami, asciugamani e copridivani ad alte temperature (almeno a 60°C) e separatamente da altri indumenti; lavare accuratamente servizi igienici, sanitari, stoviglie giocattoli e sabbionaie, banchi e tavoli da cucina; in caso di infestazione in atto, far indossare al bimbo mutandine e pigiami attillati per limitare il grattamento della zona anale e vulvo-vaginale; per placare l’intenso prurito può aiutare l’applicazione locale di pomate a base di un blando anestetico; preferire la doccia giornaliera, anziché il bagno in vasca, per rimuovere efficacemente le uova deposte durante la notte". 

"Nonostante il trattamento adeguato, è possibile il ripetersi dell’infestazione ai bambini se un membro della famiglia, scuola o comunità in generale non abbia eseguito la stessa terapia in contemporanea con il bimbo infetto. Per questo motivo si raccomanda di osservare scrupolosamente le misure di prevenzione e quando un bimbo risulta affetto è necessario estendere il trattamento a tutti i componenti della comunità frequentata e della famiglia (fratelli, genitori, nonni e babysitter) anche se asintomatici. Vi ricordo, infine, Contrariamente a quanto faceva con me la mia amata nonna Giuseppina, l’aglio, i semi di zucca, buccia di limone, mallo delle noci, non risolvono il problema degli ossiuri anzi, contribuiscono alla diffusione dei parassiti. Dopo questa breve lettura consultate il pediatra nel caso di sospetta infezione, intanto io mi attivo per la disinfezione della scuola".

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