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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Ospedale Palasciano ancora chiuso, 3 consiglieri interrogano il sindaco

Di Rienzo, Ragozzino e Vegliante: "Occorre un'azione di supporto e di controllo da parte dell'amministrazione comunale affinché si agisca in maniera celere ed efficace"

"Non possiamo lasciare che la procedura dei lavori di adeguamento dell'ospedale Palasciano di Capua sia soltanto nelle mani, sicuramente affidabili, dell'Asl di Caserta. Occorre un'azione di supporto e di controllo da parte dell'amministrazione comunale affinché si agisca in maniera celere ed efficace per il bene della città e del territorio". Ad affermarlo sono i consiglieri comunali di opposizione Angelo Di Rienzo, Melina Ragozzino e Annarita Vegliante che hanno prodotto formale interrogazione affinchè non ci siano ulteriori ritardi nel progetto per l'ex nosocomio capuano. 

"Dopo la ferita non ancora rimarginata nella pelle dei capuani, per la perdita dell'ospedale Palasciano, con la conseguente inevitabile perdita di peso politico della città all'interno dello scacchiere provinciale e in parte regionale, uno spiraglio sembra finalmente aprirsi - sottolineano i consiglieri di minoranza - La chiusura del glorioso Palasciano, con l'inevitabile contraccolpo, anche economico, per le tante piccole e medie attività commerciali e di servizi che beneficiavano della presenza del nosocomio, costrette a chiudere, ha oltremodo impoverito l'intero tessuto economico cittadino. Sembra che qualcosa cominci muoversi e cioè si riparla della parziale riapertura del Palasciano, come ospedale di comunità, ma oggi, in assenza di un adeguato sostegno da parte della politica cittadina, potrebbe rivelarsi una ulteriore, imperdonabile occasione persa".

"Nella primavera del 2018 infatti fu preliminarmente approvato il progetto di fattibilità dei lavori di ristrutturazione dell’ex presidio ospedaliero Palasciano per sua parziale riconversione in ospedale di comunità per venti posti letto - ricordano i tre consiglieri - Successivamente, nell’estate di quest'anno, la direzione generale dell’Asl casertana approvava il progetto esecutivo dei lavori di adeguamento dell’ex ospedale, per un importo complessivo di oltre un milione di euro che prevedono una parziale ristrutturazione del complesso per consentirne l'utilizzo ad ospedale di comunità seppur per pochi posti letto. Oggi, in una situazione di diffusa emergenza, con gli effetti della pandemia in atto, e con la pressante richiesta da parte di tutti i sindaci campani per ottenere un presidio ospedaliero sul proprio territorio, come capuani corriamo il rischio, in assenza di una azione mirata e di una spinta forte dell'intera classe politica cittadina, di essere scavalcati da altre realtà territoriali più solerti. Lo stesso sindaco di Capua, come riportato recentemente da mezzi di stampa, ha già assicurato il proprio sostegno all’azione dell'amministrazione comunale della vicina Santa Maria Capua Vetere finalizzata al potenziamento dell’ospedale Melorio, con il ripristino e il rafforzamento del Pronto soccorso, in modo da renderlo sempre più rispondente alla domanda di salute del territorio".

"Chiediamo all'amministrazione, e in questo siamo disposti a fare la nostra parte, di lavorare con dedizione e con spirito di collaborazione con l’Asl di Caserta e con la Regione Campania per raggiungere questo primo risultato, con la speranza che sia il primo passo verso un futuro di graduale potenziamento del nostro ospedale", concludono Angelo Di Rienzo, Melina Ragozzino e Annarita Vegliante.

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