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Ordine avvocati già a rischio: "Proclamazione eletti va annullata"

La richiesta del Procuratore Generale dinanzi al Cnf nel ricorso proposto da Palmirani e Miraglia

Il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere, eletto solo qualche settimana fa, è già a rischio. Il Procuratore generale presso la Corte di Cassazione, infatti, ha chiesto l'annullamento della proclamazione degli eletti durante la sua discussione nel ricorso proposto dagli avvocati Mario Palmirani ed Antonio Miraglia che hanno impugnato sia il provvedimento della commissione elettorale che li ha esclusi dalla competizione elettorale sia quello, appunto, di proclamazione dei nuovi membri del consiglio.

Ma procediamo con ordine. Il 21 gennaio si è insediata la commissione elettorale presieduta dall'ex presidente del Coa Ugo Verrillo con segretaria Emilia Borgia (entrambi componenti del movimento Dignità Forense risultato poi vincitore alle elezioni con ben 14 eletti su 21). Il 26 gennaio, a soli 3 giorni dall'inizio delle operazioni di voto, la commissione ha disposto l'esclusione dei candidati Mario Palmirani ed Antonio Miraglia. Nel caso di Palmirani, la commissione ha motivato l'incandidabilità per un presunto doppio mandato consecutivo, sommando gli anni di consiliatura prima e dopo il commissariamento dell'ordine (1 anno e 11 mesi e 1 anno e 4 mesi) e superando così la soglia dei due anni che, insieme ad un precedente mandato, hanno decretato l'esclusione. 

Un provvedimento che è stato impugnato da Palmirani il 30 gennaio, con un ricorso cautelare con cui si chiedeva la riammissione alla competizione. Ma ormai le urne erano già aperte per cui il Cnf non si è pronunciato. Palmirani e Miraglia, però, hanno impugnato anche la proclamazione degli eletti. 

Il ricorso è stato discusso, congiuntamente, nei giorni scorsi dinanzi al Consiglio Nazionale Forense. Palmirani si è costituito con l'avvocato Gianfranco D'Angelo mentre la commissione elettorale è stata rappresentata da Gianluca Sasso. Si sono costituiti anche i consiglieri di Dignità Forense (tutti ad eccezione di Antonio Spallieri) rappresentati da Giosuè Di Rienzo. Nel corso della sua discussione il Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione ha rilevato la fondatezza del ricorso con la richiesta di annullare la proclamazione degli eletti. Per il Pg ci sarebbero sentenze passate in giudicato del Cnf e della Corte di Cassazione che stabiliscono che i mandati prima e dopo il commissario non possono essere sommati perché nuovi e diversi tra loro. Sentenze che riguardavano proprio l'ordine di Santa Maria Capua Vetere, tra l'altro. 

La difesa della commissione ha eccepito il mancato rispetto dei termini a comparire. Per questo il Cnf ha fissato una nuova udienza al 23 marzo (primo giorno utile dopo i termini) per la discussione dei due ricorsi congiunti. "Attendo fiducioso quella data perché sia posto rimedio a quella che considero un'ingiustizia - commenta Palmirani - Oggi ancora di più, avendo anche il Procuratore Generale condiviso le ragioni esposte e chiesto l'accoglimento del ricorso", conclude.

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