E' finita: l'ordine degli avvocati di Napoli Nord verrà commissariato
Maisto e Mallardo vanno ad aggiungersi agli altri 9 consiglieri dimissionari facendo cadere la maggioranza. Si attende la nomina del commissario
Non c'è più una maggioranza al Consiglio dell'Ordine di Napoli Nord. Nei giorni scorsi si sono dimessi anche i consiglieri Linda Maisto e l'ex presidente Gianfranco Mallardo che hanno seguito la decisione delle settimane precedenti di altri 9 consiglieri (Dolores Di Micco, Rosaria Auletta e Antonia di Costanzo prima ed Annunziata Caterino, Giuseppe Landolfo, Rosa Cesaro, Luigi d’Antò, Generoso di Biase e Annamaria Maisto poi). Undici su 21 che andavano a comporre l'organo di rappresentanza forense significa solo una cosa: scioglimento. La palla passa ora nelle mani del Cnf che dovrà indicare un commissario che traghetterà le toghe normanne alle prossime elezioni entro il termine di due mesi dalla sua nomina.
Maisto ripercorre la sua dolorosa scelta. "Dopo le dimissioni da Presidente del Coa di Napoli Nord, rassegnate dall’avvocato Mallardo il 12 giugno, il Coa è stato da lui convocato per ben sei volte ed una settima l’ha convocato il 'Consigliere anziano', ponendo all’ordine del giorno l’elezione del nuovo Ufficio di Presidenza, ma quest'ultimo non è stato mai eletto. Questo dimostra un punto fondamentale che, credo, tutti gli avvocati del foro di Napoli Nord hanno capito molto bene - accusa Maisto - il problema di questa consiliatura non era il Presidente Mallardo, ma piuttosto i personalismi, gli egoismi, le velleità, la presunzione, l'arroganza e l'arrivismo di alcuni consiglieri che sono stati eletti nelle liste dei due unici candidati presidenti e che hanno preferito pensare ai propri obiettivi e non agli interessi della classe".
Poi prosegue. "Non ho mai partecipato a riunioni per spartizioni di poltrone e di questo –consentitemi di dirlo–vado fiera! Le riunioni andavano fatte in consiglio, con lealtà e trasparenza, facendo tutti un passo indietro. Quella che aspirava ad una poltrona, vi assicuro, di sicuro non ero io. Senza contare che le poltrone si conquistano con le elezioni e non si usurpano con tatticismi veramente beceri.
Ho sentito parlare di spartizioni delle poltrone in base ad un presunto criterio di territorialità: non il voto degli avvocati o le competenze, ma la "territorialità". Queste affermazioni mi lasciano basita. Io sono sempre stata la consigliera di tutti gli avvocati del Coa di Napoli Nord, indipendentemente dei territori di appartenenza. Forse si dimentica che Napoli Nord racchiude 38 comuni e non ci sono 38 consiglieri. Chi afferma il contrario, evidentemente, non sente lo spirito di appartenenza al Foro di Napoli Nord, che è unico e deve rimanere unitario".
L'ormai ex consigliera si dice "nauseata dalle dinamiche e dalle logiche di potere che si sono scatenate in questo ultimo anno, dinamiche e logiche di potere che non mi appartengono e mai mi apparterranno perché c'è qualcosa che né nella vita, né tantomeno in politica, svenderò mai: la mia dignità e la mia coerenza. Dopo sette convocazioni del Consiglio in cui non è stato possibile eleggere l’Ufficio di Presidenza, ma soprattutto non si è svolta l’ordinaria amministrazione e quindi non si è data una risposta alle istanze legittime di tanti iscritti, ho ritenuto che l’unico modo per uscire da questa empasse fosse di ritornare alle urne e di ridare la parola a voi elettori".
Con lo scioglimento del consiglio dell'ordine di Napoli Nord la provincia di Caserta conta ben due ordini commissariati. Nei mesi scorsi, infatti, anche a Santa Maria Capua Vetere era toccata la stessa sorte.