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Il sindaco chiude le scuole per 2 settimane, protestano i genitori

Scontro sui social tra Fusco ed i familiari degli alunni della terza media

Nervi tesissimi tra il sindaco di Riardo Armando Fusco ed i genitori degli alunni della terza media. Motivo del contendere l'ultima ordinanza di Fusco con la quale è stata prorogata la sospensione delle attività didattiche in presenza fino al prossimo 25 maggio.

Alla base di tale decisione alcuni casi di positività tra gli alunni e la quarantena per 3 classi, tra scuola elementare e media. Inoltre, gli studenti in isolamento, da informazioni apprese dall'amministrazione, non sarebbero stati sottoposti a tampone (o almeno non se ne conoscerebbero gli esiti) mentre sono state riscontrate altre positività a carico di soggetti che, in alcuni casi, sono i genitori degli alunni già in isolamento. Quindi la decisione, in via prudenziale, di prorogare la sospensione della didattica in presenza.

Una scelta che ha fatto andare su tutte le furie i genitori degli alunni della terza media che hanno protestato contro l'ordinanza con una nota al vetriolo. "In vista degli imminenti esami di terza media che si svolgeranno comunque in presenza, noi genitori degli alunni frequentanti la classe terza di Riardo ci troviamo in disaccordo con la decisione del sindaco di tenere ancora chiusa la scuola, desideriamo che i nostri ragazzi godano degli stessi diritti che attualmente hanno le altre classi appartenenti allo stesso istituto comprensivo", si legge nella nota veicolata a mezzo social.

"Noi non vogliamo recriminare né sulla necessità delle chiusure per il bene collettivo né vogliamo glissare sulla gravità della situazione - proseguono - Desideriamo, però, esporre il punto di vista di chi la scuola la vive nel quotidiano e si vede costretto a subire decisioni prese, a nostro avviso, senza considerare le priorità di tutti ma solo la gestione “facile” del problema scuola. Sì perché per noi la scuola non rappresenta un problema su un documento o una faccenda da risolvere, rappresenta un’opportunità per i nostri figli ed anche una necessità in un mondo nel quale non possono condividere più nemmeno un pomeriggio in compagnia ... Non capiamo il motivo per il quale l’amministrazione ha ritenuto di prendere tale decisione ma di certo c’è che le motivazioni adottate nell’ordinanza, documento pubblico lo ribadiamo, non reggono, non sono totalmente veritiere e certamente consentiteci di non condividerle". 

Piccata la replica di Fusco. "Con riferimento - puntualizza il sindaco - alle modalità di manifestazione del dissenso, corre l’obbligo precisare che questo Ufficio non condivide tali modalità, che si ritiene utilizzate solo per generare ed alimentare ingiustificabili polemiche. Infatti, appena ieri sera, ad un genitore di alunno iscritto alla classe 3^ A è stato chiaramente riferito che a seguito di monitoraggio da effettuarsi tra venerdì 14 e sabato 15 p.v. se ne ricorreranno i presupposti si sarebbe provveduto a revocare completamente o parzialmente l’ordinanza. Invece, a poche ore da tale cordiale, incontro diversi genitori hanno ritenuto di pubblicare una nota il cui contenuto è subito apparso un "grande contenitore" di argomentazioni". 

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