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Il lockdown dei baretti: "Impossibile lavorare con ordinanza Marino. Ora chi ci risarcisce"

La lettera del Comitato dei commercianti Sto al sindaco: "Non abbiamo tavolini interni"

Clima di desolazione e tanti, troppi, bar e baretti chiusi. E' questo l'anomala vigilia di Capodanno a Caserta dove per effetto dell'ordinanza del sindaco Carlo Marino - che ha vietato le consumazioni al banco ed ai tavolini all'esterno dei bar - molte attività hanno deciso di restare chiuse per impossibilità a lavorare. Si va dai baretti delle strade della movida - via Ferrante, via Mazzocchi e via Sant'Agostino - privi di tavolini interni ad attività storiche come il Gran Caffé Margherita, chiuso per il secondo anno consecutivo alla vigilia di Capodanno. 

La lettera del Comitato al sindaco

Sul provvedimento della fascia tricolore i commercianti del comitato "Sto" hanno inoltrato una missiva al sindaco Marino per chiedere chiarimenti. "Sulla base di quali parametri si considera più sicuro il servizio all'interno dei locali piuttosto che all'esterno, considerato che le indicazioni nazionali predispongono l’esatto contrario e che tutti noi abbiamo la possibilità di effettuare controlli sui green pass, e quindi di stabilire chi dei nostri clienti può usufruire del servizio, all’interno, al bancone o all'esterno, rispettando tutte le regole comportamentali previste (distanziamento e mascherina) - si legge nella lettera - Sulla base di quali parametri si ritiene di adottare limitazioni per il nostro settore, considerato di svago e intrattenimento, mentre è consentito ad altre attività affini lo svolgimento regolare del proprio lavoro (negozi di vendita di beni che non rientrano nella prima necessità, centri commerciali, trenino per bambini in piazza Dante, pista di pattinaggio sul ghiaccio in piazza Ruggiero etc…) - si domandano ancora i commercianti - Quali sono le forme di indennizzo previste per le attività colpite dall'ordinanza, riguardo alla perdita di forniture effettuate in previsione delle festività e al mancato incasso per l’impossibilità di lavorare regolarmente", concludono.

La missiva è stata inoltrata nella serata di giovedì, giorno in cui è stata emanata l'ordinanza, al primo cittadino. "Al momento non abbiamo ricevuto alcuna risposta", fanno sapere dal Comitato dei Commercianti del centro storico. 

Zinzi: "Ordinanza schizofrenica"

“L’ordinanza sindacale in vigore in queste ore a Caserta presenta elementi di schizofrenia. Vietare il servizio ai tavoli all’esterno contribuisce solo a creare assembramenti in ambienti chiusi dove, tra l’altro, la diffusione del virus è maggiormente facilitata. Condividiamo la preoccupazione per l’aumento dei positivi in città, ma queste ordinanze dimostrano come le scelte del Sindaco Marino in materia sanitaria non seguano alcun criterio logico, se non la penalizzazione ingiustificata di intere categorie di lavoratori senza d’altra parte poter prevedere per loro alcun ristoro economico. È proprio il caso di dire: non ne azzecca una”. Così il capo dell’opposizione del centrodestra in Consiglio comunale a Caserta, Gianpiero Zinzi.

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