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De Luca 'blinda' la Campania: "Picco di morti e contagi per le varianti, rischiano il 50% di occupazione negli ospedali"

I dati previsionali del Ministero e dell'Unità di Crisi che preoccupano il presidente della Regione

Sono numeri preoccupanti quelli messi nero su bianco dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nella ordinata numero 7 firmata mercoledì con la quale ha disposto la chiusura di parchi e ville oltre che lo stop alle fiere settimane.

“Il Report previsionale elaborato dal Ministero della Salute, con riferimento alla regione Campania - si legge nell’ordinanza - proietta i dati relativi agli indicatori di sorveglianza a valori di Rt pari a 1,76, con intervalli di confidenza 1.65-1.87, con una incidenza di malattia a sette giorni di 285 per 100.000 abitanti, molto al di sopra della media nazionale, pari a 206,9 per 100.000 abitanti ed una percentuale di positività pari al 10.9%”.

A questi dati definiti, dallo stesso De Luca, “gravissimi” e “conseguenti alla crescente diffusione delle varianti del virus sul territorio regionale, si aggiunge l’incremento della mortalità e l’accresciuta necessità di accesso alle cure subintensive ed intensive, che fanno registrare, alla data odierna pressanti richieste di nuovi accessi alle cure ed un accresciuto livello del grado di cure richieste, in costante ed esponenziale aggravamento anche rispetto all’ultima rilevazione riportata nel Report della Cabina di regia”.

Dall’istruttoria dell’unità di crisi, inoltre, emerge che “il rischio di soglie critiche di occupazione dei posti letto in area medica e terapia intensiva disponibili a livello regionale nei prossimi 30 giorni risulta ulteriormente aggravato, rispetto all’ultimo report, superando la probabilità del 50”.

L’ordinanza di De Luca resterà in vigore fino al 21 marzo prossimo, a ridosso della conclusione dei 15 giorni di zona rossa in Campania.

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