rotate-mobile
Attualità Santa Maria Capua Vetere

Nuove elezioni per ordine degli avvocati: "Vittoria di Pirro. Abbiamo ottenuto il 70% delle preferenze"

Angela Del Vecchio esce allo scoperto e prende tempo sul da farsi: impugnare sentenza Cnf o andare al voto

Elezioni per il rinnovo dell'ordine degli avvocati di Santa Maria Capua Vetere da rifare: per la Presidente Angela Del Vecchio si tratta della "vittoria di Pirro". Una grande amarezza da un lato e la serenità della rinascita di una macchina amministrativa dall'altro è quanto traspare dalle parole della presidente dell'ordine degli avvocati di Santa Maria Capua Vetere in merito alla disposizione del Consiglio Nazionale Forense  di indire nuove elezioni dopo aver accolto il ricorso presentato dall'avvocato Antonio Miraglia, escluso dalla competizione elettorale, ed  aver annullato sia la delibera di ammissione delle candidature sia quella di proclamazione degli eletti, con il trionfo del Movimento Dignità Forense guidato proprio dall'avvocato Del Vecchio. Il Cnf ha disposto quindi la ripetizione delle operazioni di voto con il reinserimento di Miraglia nell'elenco dei candidati (che resteranno i medesimi dello scrutinio annullato).

"Si tratta di un ricorso strumentale che non ha neanche un disegno politico se così lo vogliamo chiamare vista la vittoria schiacciante con il 70% dei consensi, Miraglia a chi crede di togliere la poltrona? Solo ad uno dei 7 consiglieri di minoranza", spiega Del Vecchio. 

L'avvocato Antonio Miraglia era stato escluso dalla commissione elettorale in quanto  la sua candidatura non era stata presentata personalmente e priva di delega, o meglio la delega sarebbe stata protocollata solo dopo il termine di presentazione. Per cui la commissione, all'unanimità, aveva dichiarato l'irricevibilità della candidatura. Miraglia ha impugnato, attraverso il proprio legale Luigi Iannettone, sia la non ammissione sia, dunque, la successiva proclamazione degli eletti chiedendo la ripetizione delle consultazioni delle toghe.

Da quanto emerso, la candidatura di Miraglia sarebbe stata presentata da una delegata che aveva copia del documento di riconoscimento del candidato ma non la delega firmata. Così, Miraglia inoltrò alla collega una Pec prima delle ore 12 (termine per presentare le candidature). Il modulo, però, non potette essere stampato per il malfunzionamento della stampante in uso al Consiglio dell'Ordine degli Avvocati, costringendo la delegata ad allontanarsi per stampare il file e consegnarlo (a quel punto fuori tempo massimo).La candidatura, però sarebbe stata valida indipendentemente dal problema della stampante in quanto il modulo di delega era accompagnato dal documento di riconoscimento sia del delegante sia della delegata. 

Il Cnf, dunque, ha riammesso Miraglia disponendo la ripetizione delle operazioni di voto che dovranno avvenire "a candidature ferme", cioè senza la possibilità di presentare ulteriori candidature. Proprio questa disposizione  "a candidature ferme" ha lasciato intuire all'attuale COA sammaritano che si trattasse di una strategia mal riuscita,una sorta di vittoria di Pirro mal riuscita. Il COA inoltre ha lamentato una assenza di interlocuzione con la minoranza assente anche alla convocazione indetta ieri dove è stato discusso dell'amministrazione ordinaria. Nei prossimi giorni si scioglierà la riserva del COA in merito al da farsi: impugnare il deliberato del CNF o procedere a nuove elezioni. Eventualmente verrà nominato un commissario ad acta per l'indizione delle elezioni mentre l'attività ordinaria del consiglio dell'ordine degli avvocati sammaritani sarà regolarmente svolta.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nuove elezioni per ordine degli avvocati: "Vittoria di Pirro. Abbiamo ottenuto il 70% delle preferenze"

CasertaNews è in caricamento