“Le multe rappresentano la rigidità e l’incomprensione da parte del comando della Polizia locale, i tavoli erano simbolici, non abbiamo fatto accomodare nessun cliente per non approfittare economicamente della manifestazione. E’ la prova della persecuzione subita dai commercianti da parte delle istituzioni locali”. A parlare a Casertanews è Raffaele Oliva, delegato Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) Confcommercio ad Aversa, commentando quanto accaduto l’11 marzo in via Roma. I commercianti hanno messo in atto una protesta indirizzata all’amministrazione comunale per chiedere la concessione del suolo pubblico, ma sono stati multati dalla Polizia Municipale.

La sanzione è arrivata perché, per manifestare il proprio dissenso, gli imprenditori avevano posizionato tre tavolini, ciascuno con quattro sedie: “Non abbiamo fatto accomodare i clienti proprio perché rappresentavano solo il simbolo dell’occupazione - ha aggiunto Oliva - nonostante ciò le tre attività sono state verbalizzate e lo striscione è stato sequestrato”.

La protesta nasce “dall’esasperazione di tutti i commercianti che somministrano bevande e alimenti. Negli ultimi mesi è stata negata l’occupazione al 90% delle attività commerciali e sono stati fatti smantellare decine di dehors o addirittura sequestrati preventivamente. Tutto ciò perché gli amministratori comunali non seguono la stessa linea politica e non condividono progetti in comune per lo sviluppo economico del territorio. Le conseguenze vengono pagate dai commercianti e dai cittadini. Tutti le città d’Italia con rilevanti centri storici regolarizzano l’occupazione e concedono la stessa alle proprie attività commerciali, Aversa non merita essere da meno”, ha spiegato il delegato Fipe. Oliva ha annunciato che mercoledì sarà a Roma, presso la Camera dei Deputati, “per proporre un interrogazione parlamentare in merito alla vicenda dell’occupazione del suolo pubblico su Aversa”.