Quanto incassano i comuni dalle multe: il primato è una sorpresa

Oltre a tasse e imposte, ci sono altre entrate per le amministrazioni pubbliche. Una di queste è rappresentata da multe e ammende, ovvero tutti quegli introiti derivati dal controllo e dalla repressione degli illeciti. Anche i comuni possono ritirare queste somme, con entrate che vengono riportate nei bilanci comunali. La riscossione delle multe può rappresentare una fonte di entrata importante per le amministrazioni.

Mediamente, secondo le stime ‘Openpolis’, i comuni italiani incassano 14,65 euro pro capite da multe e ammende. Le amministrazioni liguri sono quelle che registrano la media più alta (35,69) seguite da quelle venete (30,29) e umbre (28,88). I comuni che invece riportano le entrate minori sono quelli della Valle d’Aosta (6,56 euro pro capite), Basilicata (6,26) e Sardegna (5,81).

Per quel che concerne la provincia di Caserta, il Comune con maggiori incassi ‘pro capite’ per la repressione degli illeciti è San Pietro Infine che, con appena 921 abitanti, è riuscito ad incassare quasi 211mila euro (245 euro pro capite). Dietro c’è Arienzo (5374 abitanti) con 158688mila euro (30 euro pro capite), Santa Maria la Fossa (2681 abitanti) con 72948mila euro (28,51 euro euro pro capite), Cancello ed Arnone (5715 abitanti) con 139mila euro (25,23 euro euro pro capite). Al quinto posto c’è il Capoluogo di Terra di Lavoro: a Caserta (75561 abitanti) sono state incassate sanzioni per 1,4 milioni di euro (pari a 20,06 euro euro pro capite). Un po’ peggio fa Aversa (52794 abitanti) dove sono state incassate in un anno 895mila euro (17,84 euro euro pro capite). A scorrere troviamo Sessa Aurunca (14,73 euro euro pro capite), Santa Maria Capua Vetere (12,95 euro euro pro capite), Marcianise (12,72 euro euro pro capite), Maddaloni (8,39 euro euro pro capite).