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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità Casapesenna

Nella casa confiscata ai familiari del boss Zagaria si produrrà mozzarella

Sorgerà un mini caseificio sociale, già appaltati i lavori: ora è partita la gara per i macchinari

Un mini caseificio sociale nel bene confiscato alla sorella e al cognato di Michele Zagaria alias ‘capastorta. Prosegue l'iter per l'apertura con il Comune di Casapesenna che ha avviato la procedura per la fornitura di attrezzature per il laboratorio da inserire nel fabbricato da "destinare a centro polifunzionale per la produzione artigianale di mozzarella di bufala" sito in Corso Europa. Un bando da circa 200mila euro per l'acquisto di macchinari industriali che serviranno per la produzione. Fino alle 12 del 16 dicembre si potranno chiedere chiarimenti al bando mentre le offerte dovranno pervenire entro le 10 del 21 dicembre. Alle 12 ci sarà già l'apertura, in seduta pubblica, della procedura.

I lavori per la realizzazione del mini caseificio sociale a Casapesenna, sono stati appaltati già qualche mese.  Il 4 maggio, il responsabile dell’ufficio tecnico comunale ha firmato l’aggiudicazione. Il recupero e la valorizzazione del bene confiscato destinato a Centro polifunzionale con laboratorio artigianale per la produzione di mozzarella di bufala campana è stato approvato e finanziato dalla Regione Campania per 1 milione e 400mila euro. Nel 2017, il Comune di Casapesenna ha affidato ad Agrorinasce l’amministrazione del bene, confiscato a Raffaele Capaldo e Beatrice Zagaria, cognato e sorella del capoclan Michele Zagaria del clan dei Casalesi. Ad aggiudicarsi l’appalto di circa 700mila euro sono state la Ediliappalti srls e alla Ellebi Costruzioni srl costituitesi in Ati, la prima è una società giovane con sede a Teano ma amministratore di Casal di Principe, mentre la seconda è di Casoria, più grande e con i requisiti necessari.

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