Sei consiglieri firmano mozione di sfiducia al presidente del Consiglio
"Convocazioni illegittime" e non solo. I 5 Stelle: "Maggioranza spaccata"
Sei consiglieri comunali hanno firmato la mozione di sfiducia nei confronti del presidente del consiglio comunale di Capua Ludovico Prezioso. A sottoscrivere l’atto che sarà adesso portato al vaglio del consiglio comunale sono stati Michele Giugno, Luigi Sperino, Salvatore Raimondo, Pietro Caruso, Claudio Di Benedetto e Gianluca Di Agresti.
I 6 consiglieri sottolineano come “le sedute del consiglio comunale svolte a distanza non sono rese pubbliche ai cittadini, che la commissione Trasparenza ha evidenziato già volte l’inattività dell’ufficio di presenza e che il presidente del consiglio comunale non riesce a gestire l’aula consiliare con la necessaria autorevolezza, evidenziano una gestione corrente dei lavori costantemente confusa ed a volte imbarazzante”. Ma quello che viene contestato a Prezioso è anche che “i consiglio dedicati al ‘question time’ non vengono convocati con tempestività e nel rispetto del regolamento; che la Commissione Statuto e Regolamenti non si riunisce dal 24 luglio 2020; che non si è ancora provveduto alla sostituzione del dimissionario presidentedellla commissione Ambiente”. E con se non bastasse vengono evidenziati “profili di illegittimità ed irregolarità nelle convocazioni degli ultimi consigli comunali per la mancata convocazione della conferenza dei capigruppo”.
Una mozione che, per i consiglieri 5 Stelle Roberto Caiazzo e Nunzia Miccolupi, serve solo “nascondere che la maggioranza è divisa”. “La mozione - affermano ribadisce le medesime motivazioni più volte da noi rappresentate nelle sedi opportune, vale a dire nei diversi Consigli Comunali, nella Commissione Trasparenza e nella segnalazione del 17 dicembre 2020. Se, dunque, lamentavano anche loro tale disagio, per quale motivo sono stati zitti finora? Come mai solo ora l’idea della mozione e non durante il Consiglio Comunale? Non era forse meglio palesare tale situazione nelle sedi opportune quando abbiamo iniziato ad evidenziare il problema? La risposta è semplice! I sei consiglieri di maggioranza con la mozione si sono arrampicati sugli specchi. Vogliono mettere una pezza alle loro assenze in Consiglio che maschera l’unico motivo plausibile la spartizione delle poltrone”.