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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Ventitrè anni fa moriva Franco Compasso. Il ricordo (ed il monito) del figlio Attilio

"Non ha mai piegato la schiena dinanzi all'arroganza del potere clientelare"

Ventitré anni fa ci salutava Franco Compasso, esponente del Partito liberale (fu anche europarlamentare), originario di Cellole, che divenne anche magistrato della Corte dei Conti. Casertanews vuole ricordare un politico che ha lasciato il segno anche nel mondo del giornalismo, col ricordo di suo figlio, l’avvocato Attilio Compasso.

"In un Paese che ha rimosso il Mezzogiorno dalle cronache dei mass-media, messo in un angolo, ignorato e poco conosciuto dai più, che lavora in silenzio per guadagnare il tempo perduto, per collegarsi all'Europa che avanza a doppia velocità, nonostante i ripetuti e gravi errori di scelta e di gestione delle politiche meridionalistiche, nonostante la dolosa latitanza di quanti, sul fronte meridionale, si sono sottratti al dovere dell'impegno e della responsabilità, il monito di Franco Compasso risuona ancora oggi in modo attuale e sinistro. “Dobbiamo impegnarci tutti per realizzare una politica forte, di alto profilo che riconquisti le coscienze e punti a costruire una società guidata dalla libertà ed affrancata dalle ingiustizie, dalle prevaricazioni, dall’ intolleranza. E ciò perché la causa del Sud richiede una grande passione civile che non conosca furbizie e compromessi, ripiegamenti e soste. E’ una battaglia, lunga e difficile, civile e disperata, furente dei furori ideali propri delle minoranze non vinte e non rassegnate. In questa trincea non c’è posto per i pavidi e per i conformisti. Qui sto io, e non posso altrimenti”. A ventitre anni dalla sua scomparsa, la coerenza politica e l’onestà intellettuale di Franco Compasso rappresentano quel filo invisibile che lo lega alle grandi coscienze solitarie della cultura meridionale che mai hanno piegato la schiena dinanzi all’arroganza del potere clientelare, rivendicando le grandi ragioni del Sud contro gli egoismi del Nord, sin dalla metà degli anni Cinquanta, con intensità di azione e di sentimenti per allargare nel Mezzogiorno spazi di libertà, di autonomia, di dignità per i cittadini offesi dalla pratica quotidiana del “malgoverno”.

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