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Il presidente della commissione Antimafia a Casa don Diana dopo gli spari

Morra in visita a Casal di Principe: : "Importante essere qui dove si coltiva la legalità"

Il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra a Casa don Diana a Casal di Principe. Una visita nell'ambito delle attività del progetto NCO-Nuove Comunità Organizzate a cui hanno preso parte 30 ragazze e ragazzi che hanno aderito al campo estivo organizzato e voluto da Confcooperative nelle Terre di don Diana.

"Sono occasioni nelle quali si può innaffiare nuovamente la piantina e farla crescere affinché diventi albero - ha dichiarato Morra - Ma questa piantina da fastidio a molti. Come diceva Chinnici, la mafia mira all'accumulazione di capitale. Col denaro si compra tutto, in epoca medievale era detto lo sterco del diavoli. Se qui ci sono persone di educazione cristiana, se siamo qui è perché va operata una inversione ad U. Là politica è stata per troppo tempo occasione di arricchimento personale. Deve tornare ad essere servizio per la collettività.    Le mafie si combattono con prevenzione e repressione, non possiamo prescindere da entrambe la condizioni. L'esclusione sociale è una delle condizioni che genera atteggiamenti di anti-Stato."

"Dopo i recenti atti intimidatori era doveroso esserci in presenza per stare lì dove si costruisce legalità ogni giorno, si coltiva ricerca della giustizia contro tutto e tutti - ha dichiarato Morra a margine dell'iniziativa - 
Ho avuto il piacere di dialogare di legalità e cittadinanza attiva con le ragazze ed i ragazzi del campo estivo organizzato da Confcooperative Campania avendo come focus la rinascita dei territori e la costruzione della speranza a partire dalle periferie. Le mafie sono anche e soprattutto un atteggiamento di disinteresse per il bene comune, e proprio dal bene comune invece noi dobbiamo sempre ripartire".

Il tour, partito da Sessa Aurunca e che intende riscoprire il valore del riutilizzo sociale dei beni confiscati, è giunto a Casal di Principe dove i giovani hanno incontrato oltre a Morra, il vescovo di Aversa Angelo Spinillo, il sindaco di Casal di Principe Renato Natale, il testimone di giustizia Augusto Di Meo e il coordinatore del Comitato don Peppe Diana, Salvatore Cuoci.

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