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Stazioni restano senza vigilanza: "I treni sono più importanti delle persone"

Guardie giurate trasferite da Aversa al deposito per contrastare i writers

Le cose sono più importanti delle persone. Succede ad Aversa dove l'Eav ha deciso di non far presenziare più i vigilantes nelle stazioni Centro ed Ippodromo della linea metropolitana Aversa-Piscinola. 

Le due stazioni fino alla settimana scorsa erano regolarmente controllate dai vigilanti che presenziavano dalle 12 alle 15 e poi dalle 17,30 alla chiusura alle 22. Un servizio necessario al fine di garantire la sicurezza sia del personale dei due presidi - tra cui figurano anche delle donne - sia dei viaggiatori. Un servizio durato, come detto, fino alla settimana scorsa quando l'azienda ha deciso di trasferire il servizio al deposito dei treni al fine di scongiurare il pericolo di vandalizzazioni, con i writers che imbrattano i vagoni con le loro scritte e disegni. 

La scelta ha destato non poche perplessità tra i lavoratori ed i sindacati per i quali il supporto delle guardie giurate è indispensabile. Ma a destare ancora più perplessità è la motivazione. L'eventuale situazione di pericolo per dipendenti ed utenti delle due stazioni è stata giudicata "accettabile", data  la "valutazione del rischio" che era stata fatta. Inoltre, l’impianto di videosorveglianza avrebbe fatto da deterrente a potenziali rapine ed aggressioni. 

"Restiamo basiti davanti a queste spiegazioni, perché se è vero che le telecamere possono fare da deterrente, non capiamo perché un discorso analogo non viene fatto per il deposito dei treni dove, invece, viene ritenuta indispensabile la presenza delle guardie giurate - fa sapere l'Orsa - Evidentemente, per l’Eav, la sicurezza dei propri dipendenti ha un costo inferiore a quella dei treni. Eppure gli atti di microcriminalità che accadono sono numerosi, e non solo. Non possiamo dimenticare che nel marzo del 2018, il vigilante Francesco Della Corte morì in seguito all’aggressione subita nelle immediate adiacenze della stazione di Piscinola, ma forse è passato troppo tempo da allora. Oggi certamente non è migliorata la sicurezza percepita da chi lavora ed utilizza quotidianamente quelle stazioni. Il problema quindi rimane, anzi aumenta". 


 

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