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Una ricerca svela come eliminare i metalli pesanti dalle produzioni agricole

Esperti e accademici a confronto sabato 30 ottobre all’hotel Belvedere di San Leucio

La Fondazione DD Clinic Research Institute, da sempre in prima linea per contrastare l’inquinamento ambientale e tutelare la salute dell’uomo e del suo habitat, presenterà sabato 30 ottobre a partire dalle ore 9 all’Hotel Belvedere di San Leucio, i risultati sperimentali di una ricerca, in corso da qualche anno, per ridurre la presenza di metalli pesanti nell’uomo (è possibile disintossicarsi con vegetali e nutraceutica) e nell’ambiente (attraverso l’abolizione dei prodotti di sintesi chimica spesso utilizzati in agricoltura).

Questi studi, autofinanziati, hanno consentito di creare un modello di agri-food naturalmente biologico che dimostra che è possibile liberarsi da tutti questi veleni, eliminando le fonti (spesso chimiche) utilizzate nelle coltivazioni, persino quelle consentite per le pratiche ‘bio’. “L’accumulo cronico di tali elementi tossici nelle nostre cellule – spiega Andrea Del Buono, presidente della Fondazione DD Clinic Research Institute, medico chirurgo, esperto in nutrigenomica e farmacogenomica - inibisce infatti enzimi e molecole che partecipano all’attività antiossidante endogena, con conseguente stress ossidativo e disfunzione mitocondriale, alla base di buona parte delle malattie che affliggono i paesi occidentali. L’intossicazione da metalli colpisce tutte le fasce di età, con una maggior incidenza del rischio nelle donne in gravidanza (aborto inaspettato, malformazioni al nascituro, alterazioni del comportamento con riduzione del quoziente intellettivo, declino della fertilità in toto). Ma non solo. Sono stati evidenziati di recente anche i pericoli di sterilità per gli uomini (anche molto giovani) che potrebbero palesarsi entro il 2050".

"Da qui la necessità di migliorare il nostro stile di vita, ridurre la contaminazione ambientale e puntare alla disintossicazione dell’organismo - aggiunge Del Buono - Attraverso questo convegno vogliamo stimolare il dibattito scientifico tra ricercatori, esperti, amministratori pubblici e referenti istituzionali e dimostrare che un modello agro-food ecosostenibile, ad impatto ambientale zero, non è solo possibile, ma anche facilmente perseguibile dalle piccole realtà produttive. Sarà sufficiente implementare un nuovo paradigma di impresa agraria capace di rispondere sia alla necessaria transizione ecologica, sia al cambiamento etico-sociale da tempo in atto nella società e destinato ad ulteriori mutamenti”.

Tra i relatori del convegno il presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, Vincenzo D’Anna, rappresentanti dell’Asl, del Cnr e della Siba (Società italiana di biologia e alimentazione), ricercatori e docenti dell’Università Federico II di Napoli, dell’Università di Bari e dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, biologi, genetisti, nutrizionisti, consulenti fitosanitari, agronomi oltre naturalmente ai componenti dello staff multidisciplinare della Fondazione DD Clinic Research Institute.

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