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Il nuovo questore: "Camorra, droga e movida le priorità. Cittadini protagonisti per la legalità"

Primo giorno a Caserta di Messineo: "Ascoltare i cittadini importante per fargli superare le paure ed aiutarli a denunciare. Bisogna cambiare la mentalità"

"Il problema di una comunità è la percezione della società civile in merito alle strutture criminali sul territorio. Se la società civile non capisce il male di quella struttura e non è attigua, connivente, assente o disinteressata a ciò che avviene sul territorio la lotta alla criminalità diventa più difficile. Occorre quindi un cambio di mentalità e della coscienza civile del cittadino comune". Sono le parole del neo Questore della Provincia di Caserta Antonino Messineo in un incontro con gli organi di informazione tenutosi presso l'Aula Magna della Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato di Caserta accompagnato dal vicario Andrea Curtale e dal Capo di Gabinetto Stanislao Caruso.

Cittadini protagonisti nella lotta all'illegalità

Cambio di mentalità in merito al concetto di legalità comune associata al concetto di sicurezza sono alcuni degli obiettivi da perseguire per il neo Questore dove l'interlocuzione con il cittadino è il presupposto principale perché tali obiettivi vengano perseguiti. "La persona deve rendersi protagonista della lotta alla legalità con consapevolezza - ha sottolineato il neo Questore - è un territorio (riferendosi alla realtà casertana) dove occorre stare attenti alle dinamiche criminali che si innescano ma è anche un territorio formato per la gran parte parte da cittadini onesti. Non sempre bisogna interpretare determinate situazioni sul territorio come situazioni di difficoltà solo perché si vengono a creare determinati fenomeni criminali. Gran parte dei cittadini vive nella legalità, nel rispetto delle regole e di quelle del buon vivere civile. Mi metterò alla prova. Sarò al servizio del cittadino cercando di dare il massimo attraverso i miei uffici sotto il profilo della gestione dei fenomeni che si vengono a creare nel territorio".

Lo sforzo corale per il rispetto delle regole

Le criticità presenti in una realtà come quella della Provincia di Caserta sono attenzionate dal Questore Messineo con una innovazione nella risposta che punta sulla sinergia e coralità : "Sono convinto che oggi non siamo monadi. Ogni Istituzione non si può chiudere nella sua torre d'avorio e da lontano gestire il territorio. Non è possibile. Oggi lo sforzo deve essere corale e comune. Lo sforzo deve essere quello di tutte le Istituzioni e delle persone oneste per combattere i vari fenomeni che interessano la città. L'obiettivo per arrivare a tali traguardi? È il dialogo con la comunità in maniera leale e consapevole. Il verbo che bisogna coniugare è alla prima persona plurale: noi" - ha sottolineato Antonino Messineo aggiungendo "la legalità e la sicurezza sono due principi fondamentali dai quali non si può prescindere. Senza legalità e senza sicurezza lo sviluppo del territorio non potrà procedere nel modo migliore ed il prezzo da pagare è per le nostre famiglie, i nostri figli. Ecco perché è importante carpire il concetto di legalità dei cittadini ed una volta carpito rafforzarlo con l'esempio ed il rispetto dell'altro oltre che delle regole".

Le priorità: sicurezza e lotta alla camorra

Messineo, 60 anni di Agrigento, da 37 in polizia di Stato, è stato fino a qualche giorno fa questore a Vicenza ma il Casertano non gli è affatto sconosciuto, visto che tra il 2007 e il 2011 si è occupato come funzionario della Direzione investigativa antimafia di camorra e 'ndrangheta. "Conosco le dinamiche criminali del Casertano, anche se dovrò ovviamente aggiornarmi". Ma non solo la lotta alla criminalità organizzata. Tra le priorità indicate dal neo Questore anche "il contrasto a fattori di corruzione, la sicurezza, la lotta allo spaccio di droga e l'organizzazione di strutture operative per garantire la sicurezza durante le attività ludiche dei giovani", si pensi al fenomeno della Movida.

L'ascolto per superare le paure

Questioni che Messineo intende affrontare con l'ascolto attraverso il quale "superare la paura stando vicino al cittadino ed intervenire in maniera incisiva". Ad esempio "per convincere commercianti e imprenditori a denunciare gli estorsori del clan o gli usurai bisogna guardarli negli occhi, e far capire loro che di fronte hanno rappresentanti dello Stato seri, professionali e determinati. In poche parole bisogna che queste persone, che hanno giustamente paura, comprendano che lo Stato è concretamente dalla loro parte". Stesso discorso per le "vittime del codice rosso". Un percorso per il quale "è necessario tempo - conclude - Non sarà facile ma dobbiamo farcela".  

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