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"Palazzo Martino pericoloso": 4 anni di ritardi e negligenza

I proprietari non provvedono ai lavori, alla messa in sicurezza ci pensa il Comune ma a danno dei titolari dell'immobile

Oltre 4 anni fa il comando di polizia locale, su delega della Procura della Repubblica, comunicava all’Ufficio tecnico del Comune di Lusciano di prendere provvedimenti in merito alla messa in sicurezza del tratto di via Perla prospiciente il Palazzo Martino. Con verbale di somma urgenza del 25 ottobre 2018 il Responsabile dell’ufficio tecnico settore Opere pubbliche ordinò la messa in sicurezza del tratto stradale di via Perla mediante barriera protettiva in lamiera grecata, occupando una porzione della carreggiata, al fine di contenere il rischio di caduta di calcinacci, tegole o simili. Con ordinanza sindacale firmata da Nicola Esposito venivano ordinati quindi ad horas lavori di messa in sicurezza per eliminare il pericolo della pubblica e privata incolumità ai comproprietari dell’immobile denominato Palazzo Martino, sito alla via Perla in Lusciano.

Sebbene l’ordinanza venisse notificata a tutti gli attuali comproprietari, non vi è stato alcun intervento in ottemperanza dell’ordinanza. Visto che “sono da tempo pervenute per le vie brevi numerose segnalazioni dei residenti di via Perla, circa il disagio arrecato dalle opere provvisionali predisposte” e visto che “sono pervenute segnalazioni dal comando di Polizia Locale, circa la difficoltà del transito veicolare, soprattutto per i mezzi di grossa taglia” e soprattutto visto che “le opere provvisionali succitate hanno più volte facilitato il deposito abusivo di rifiuti solidi urbani e non, con conseguente aggravio per le casse comunali per la rimozione degli stessi e che a seguito delle forti perturbazioni avvenute nei giorni scorsi, assieme al comando di Polizia Locale è stato constatato il danneggiamento delle opere provvisionali succitate”, si è pensato di firmare un nuovo provvedimento.

Vista la “consolidata inerzia dei comproprietari a procedere alla messa in sicurezza del fabbricato” si è proposto di autorizzare il responsabile dell’Ufficio tecnico a procedere alla rimozione della messa in sicurezza esistente e a elaborare una nuova messa in sicurezza che non arrechi i disagi citati anche intervenendo direttamente sulla facciata dell’immobile”. L’ufficio Contenzioso dovrà procedere all’affidamento di un incarico legale per il recupero delle spese già sostenute e di quelle che saranno necessarie per l’esecuzione del nuovo intervento di messa in sicurezza dell’intera zona dell’immobile. 

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