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Sabato, 20 Aprile 2024
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Scandalo alla mensa della scuola: "Bambini discriminati e privati dell'acqua"

I presunti 'morosi' umiliati pubblicamente. Genitori infuriati, scatta l'interrogazione di Napoletano

E' una vicenda di discriminazione quella che arriva dall'Istituto Collecini di Sala-Briano dove alcuni bambini, per presunte irregolarità nei pagamenti della mensa, sono stati privati dell'acqua durante il pasto a scuola.

Una vicenda che è stata raccontata da alcuni genitori al consigliere comunale di Fratelli d'Italia Pasquale Napoletano. In particolare sarebbero tre i bambini, tutti di 9 anni, discriminati. Dopo aver distribuito i piatti e le bottigliette d'acqua, l'addetta alla mensa - munita di elenco - ha pronunciato i nomi di una parte di bambini invitando chi non era stato chiamato ad alzare la mano. Così i bambini non chiamati hanno sollevato il braccio venendo così individuati e privati delle bottigliette d'acqua. 

Un atto che ha mandato su tutte le furie i genitori sia per la violazione della privacy cui sono stati sottoposti i propri figli sia per l'umiliazione pubblica, avvenuta davanti ai compagni di classe e maestre. Un fatto ancor più grave se si pensa che le vittime siano dei bambini e che l'episodio sia accaduto all'interno di una scuola pubblica. "L’atto di elencare i cognomi dei bambini non in regola con i pagamenti davanti a tutta la classe, inclusa la maestra, è stato un gesto indegno di un paese civile e di una scuola pubblica a cui affidiamo quotidianamente i nostri bambini nell’ intento e speranza che vivano quelle ore in un clima di inclusione e rispetto reciproco", scrivono i genitori in una lettera. "E’ vero che fatti del genere qualificano una parte del personale e non tutta l’ istituzione scolastica ma lasciano grossi dubbi sulla tranquillità con cui, noi genitori, possiamo affidare i nostri figli a queste istituzioni".

"Inoltrerò un'interrogazione al sindaco e agli assessori competenti sul fatto increscioso e gravissimo avvenuto in una scuola cittadina - commenta Napoletano - Indipendentemente dalle azioni che già stamattina alcuni genitori porranno in atto e che mi auguro siano condotti celermente a termine, intendo immediatamente richiedere al Dirigente competente la copia di tutti gli atti che regolano l'appalto della mensa scolastica in essere e quelli della sua regolamentazione, nonché quelli relativi alle modalità attraverso le quali il Comune, che già gode di un sistema digitale di verifica delle posizioni di ogni singolo genitore in merito all'assolvimento dei dovuti pagamenti, effettua ogni provvedimento successivo all'accertato e veritiero mancato pagamento. In ogni caso, già da oggi, ritengo che i responsabili di quanto accaduto, lungo tutta la catena di comando delle procedure, debbano scusarsi con i genitori degli scolari mortificati pubblicamente, iscrivendosi fin da subito anche a un corso accelerato di educazione civica e delle norme che regolano in Italia la privacy dei cittadini", conclude.

Va precisato, infine, che dalle successive verifiche sull'app della mensa scolastica - dove si può verificare lo stato dei pagamenti - e riscontri con l'ufficio comunale preposto nessuno dei bambini lasciati senza acqua risulti 'moroso'. 

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