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Attualità San Cipriano d'Aversa

Ticket mensa, aumento di 70 centesimi a pasto. "La ditta non copre le spese"

Dopo l'aumento dei beni e dell'energia elettrica il Comune ha deciso di accettare l'aumento del costo del ticket giornaliero

Aumenta il ticket per la mensa scolastica a San Cipriano d’Aversa. La motivazione? La ditta ha comunicato che sono aumentati i prezzi dei beni e quindi è necessario prevedere un nuovo aumento di almeno 70 centesimi. Il Comune di San Cipriano d’Aversa garantisce il servizio di refezione scolastica per gli alunni della scuola dell’Infanzia e per il personale docente e non docente del Comune di San Cipriano d’Aversa e per per gli anni scolastici 2020/2021 e 2021/2022 è stato previsto un impegno di spesa di 71.680 euro. Nel 2020 fu affidato il servizio alla ditta ‘La Mediterranea’ per un prezzo di 2,74 euro comprensivi degli oneri della sicurezza per l’intera durata dell’appalto e, dunque per un importo complessivo pari a 59.194,50 per avere offerto un ribasso di quasi il 17% sul prezzo a base d’asta.

Il servizio non è stato attivato per l’intero anno scolastico 2020/2021 in ragione della oggettiva impossibilità derivata dall’emergenza epidemiologica da Covid e quindi è stato fissato il nuovo termine di scadenza contrattuale al 31 maggio 2023. Già l’anno scorso “a causa della necessaria riorganizzazione del servizio ai fini del rispetto delle norme di prevenzione della diffusione del Covid-19 a mezzo lunch box in luogo dello scodellamento” è stato necessario un “adeguamento del prezzo per i costi aggiuntivi pari a 70 centesimi a pasto”.

Adesso però la ditta affidataria ha fatto pervenire una nuova richiesta di adeguamento dei costi del servizio di refezione scolastica a causa dell’aumento delle materie prime dell’energia, del carburante, dei trasporti, dimostrati dal listino prezzi al consumo Istat del mese di agosto, da cui emerge una variazione per i prodotti alimentari del +8%, per i servizi di trasporto del + 10% e dei servizi di ristorazione del +6%. La Mediterranea ha quantificato i costi aggiuntivi in 85 centesimi a pasto ma dal Comune hanno ritenuto “sussistenti le ragioni per il riconoscimento dell’aumento per settanta centesimi a pasto e, quindi per la rideterminazione del costo in 3,34 a pasto, compresi gli oneri della sicurezza non soggetti a ribasso ed oltre Iva al 4% per la durata residua del contratto”.

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