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"Servono impianti per l'umido: non possiamo pagare 270 euro a tonnellata"

Marino ospite di Legambiente: "Senza portare l'organico fuori regione arriveremo a 70 euro"

In Campania, secondo i dati dell’Osservatorio regionale dei rifiuti, nel 2018 sono state prodotte 2,6 tonnellate di rifiuti urbani, di cui il 52,7% raccolte in maniera differenziata. Dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata, la metà sono costituite da organico: 682.132 tonnellate di cui il 90% continua a essere trasportata fuori regione, a causa della mancanza di impianti sul territorio. I rifiuti urbani indifferenziati invece, sono 1.232.087 tonnellate pari al 47,3% del totale con una produzione pro-capite di indifferenziato di 212,37 Kg. 

“Nella nostra regione l’innovazione non può riguardare solo le aziende, ma anche la Pubblica amministrazione – ha detto il presidente di Anci Campania, il sindaco di Caserta Carlo Marino, intervenendo a uno dei due ‘panel’ dell’iniziativa di Legambiente che si è svolta all’università Federico II di Napoli -. Attualmente i Comuni restano soli nello spiegare ai propri cittadini le scelte da fare nel campo dell’impiantistica per i rifiuti. Ma l’impiantistica è il futuro – ha esclamato  Marino – Non possiamo continuare a pagare 270 euro a tonnellata per portare l’organico fuori regione, mentre con impianti di compostaggio in Campania ne spenderemmo al massimo 70, utilizzando i soldi restanti in attività green, come piste ciclabili e aree verdi. Da qui la necessità – ha concluso Marino – di azioni concrete sollecitando i territori comunali a misure di efficienza energetica e investimenti in energie rinnovabili".

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