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Marea nera, ora controlli a tappeto per evitare nuovi sversamenti

Bonavitacola annuncia un piano di intervento per il contrasto dell'inquinamento dei corpi idrici campani. Scialla: "Serve un organismo di monitoraggio"

Volontà di costituire un'unità di coordinamento ambientale in epoca Covid-19 che dovrà sovrintendere alle attività di monitoraggio ambientale definendo i metodi di intervento volti al contrasto dei fenomeni dell'inquinamento dei corpi idrici della Campania dovuti a scarichi di origine industriale e sversamento dei rifiuti. 

E’ questo l'obiettivo prefissato nella risoluzione di indirizzo sottoscritta dal vice presidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola all'esito della riunione della commissione speciale presieduta dal consigliere regionale Gianpiero Zinzi, tenutasi a seguito degli innumerevoli interrogativi che la comparsa della marea nera alla Foce dell'Agnena (tra Mondragone e Castel Volturno) dei giorni scorsi ha suscitato. 

Indignazione cittadina e perplessità che hanno gettato ancora una volta sotto i riflettori la problematica degli scarichi illegali ed inquinanti delle acque interne e costiere della Campania. Con la risoluzione la giunta regionale della Campania si è impegnata ad adottare un piano di intervento per il contrasto dell'inquinamento dei corpi idrici campani dovuti a sversamenti di origine industriale o di rifiuti. 

Il piano concentrerà l'attenzione sulla rilevazione mediante gli strumenti della Sma Campania delle aree storicamente interessate da sversamenti incontrollati di origine atropica. Il controllo delle sponde dei fiumi e dei laghi regionali sarà garantita dal servizio di Polizia Idraulica. Per l'istituzione di questo nuovo corpo deputato al controllo dei corpi idrici, il Consorzio di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno sta fornendo le sue competenze oltre che la previsione presso lo stesso Ente della polizia idraulica. 

Proteggere l'ambiente che ci circonda non è solo il ‘leit motiv’ della Regione. “L'indignazione non basta - afferma Peppe Scialla, capogruppo Pd in seno all'amministrazione comunale di Castel Volturno - Le immagini dell'Agnena che riversa in mare un fiotto di acqua scura maleodorante ha generato uno sconcerto generale ma quell'immagine non è la prima e non sarà nemmeno l’ultima se non si decide di attivare un piano di sorveglianza e monitoraggio di tutti i corpi idrici superficiali per prevenire questi fenomeni nonché l'istituzione di un commissario delle acque. Un organismo di monitoraggio, la commissione speciale delle acque, che dovrebbe supportare l'amministrazione per le agevolazioni fiscali e contributive per i cittadini ed imprese castellani per i danni subiti dall'inquinamento è l'auspicio del consigliere castellano-'dobbiamo sentirci in dovere di attivare ogni canale istituzionale e politico per la risoluzione definitiva dell’inquinamento".

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