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Marco D’Amore ‘incastrato’ dopo l’appello anti-Salvini

L'attore casertano nel mirino de 'Il Tempo' risponde alle accuse: "Proposta generica ed approssimativa"

Ha firmato assieme a tanti altri artisti l’appello del mensile Rolling Stone contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini e la sua politica sui migranti, ma alla prova dei fatti ha preferito tirarsi indietro. Marco D’Amore, l’attore casertano che ha interpretato per 3 stagioni il personaggio di Ciro Di Marzio nella serie ‘Gomorra’, è stato colto in fallo dal quotidiano romano ‘Il Tempo’.

In una inchiesta realizzata dal giornale, alcuni giornalisti si sono finti rappresentati di organizzazioni non governative attive nell'assistenza ai profughi ed hanno contatto alcuni dei firmatari dell’appello di Rolling Stone, proponendo loro di aiutarli ospitando un migrante in casa. Ebbene, la risposta è stata chiara: Marco D’Amore ha chiesto ai finti rappresentanti dell’Ong di contattare il fratello per poter poi valutare la proposta, dato che ne riceverebbe “due miliardi” all’anno.

Secca la replica dell'attore casertano che spiega la sua versione dei fatti attraverso le proprie pagine Facebook ed Instagram. "Siamo passati dagli insulti alla calunnia - scrive D'Amore - Mi chiama una sedicente appartenente ad una associazione benefica (non mi dice il suo nome né il nome dell'associazione, tantomeno come ha reperito il mio numero) mi chiede se sono disponibile ad accettare in casa mia un migrante. Io le rispondo che nel rispetto della sua nobile attività e nel rispetto della mia intelligenza ho necessità di saperne di più della cosa che mi viene esposta in maniera generica ed approssimativa. Dunque la invito a contattare le persone preposte a raccogliere per me questo tipo di richieste". 

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