Moglie idonea al concorso in Comune, Fdi: "Presidente del consiglio deve dimettersi"
Manifesto della locale sezione del partito della Meloni. Nel mirino anche consigliera Signoriello: "Lasci commissioni dopo suo passaggio in maggioranza"
Non si placano le tensioni a Santa Maria a Vico. Dopo l'ultimo consiglio comunale, al quale la minoranza non si è presentata chiedendo le dimissioni del presidente dell'assise civica Carmine De Lucia.
E dopo il consiglio l'atmosfera si è fatta tagliente. Prima De Lucia ha denunciato - attraverso i social - minacce subite. Poi la replica della maggioranza che sostiene il sindaco Andrea Pirozzi che - affidandosi al capogruppo di "Città domani 2.0" Marcantonio Ferrara - ha accusato i consiglieri d'opposizione di aver disertato il consiglio per essere arrivati "impreparati al consiglio" decidendo "di sottrarsi ad un dibattito pubblico durante il quale avrebbe sicuramente sofferto tale superficialità".
Toni aspri e la pace sembra tutt'altro che vicina. A gettare altra benzina sul fuoco ci ha pensato la locale sezione di Fratelli d'Italia, rappresentata in consiglio da Igino Nuzzo. E' stato preparato un manifesto che ribadisce il "dispotismo politico che tende a limitare la libertà e la democrazia all'interno del consiglio comunale".
Fdi reitera la richiesta di dimissioni del presidente del consiglio De Lucia che "ricerca solidarietà sui social per presunte minacce ricevute, quando per mero senso di opportunità e di lealtà dovrebbe dimettersi dalla carica che riveste, vista l'idoneità della consorte al concorso bandito dall'Ente Comunale". Fratelli d'Italia mette poi nel mirino la consigliera Signoriello, passata nel corso dell'ultima seduta consiliare, tra le fila della maggioranza. "Fa parte di commissioni consiliari la cui partecipazione le dovrebbe essere vietata e altresì demandata ai componenti di forze politiche di opposizione per vigilare sul corretto andamento della macchina amministrativa".
Questioni su cui Fratelli d'Italia "auspica un cambiamento di rotta da parte dell'Amministrazione e ancor più risposte concrete dal Primo cittadino il quale dovrebbe evitare il crearsi di situazioni che denotano imbarazzo e pongono forti dubbi sulla trasparenza dell'Organo Direttivo".
