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Nelle scuole casertane mancano oltre 100 lavoratori

L'allarme del Comitato Organico Aggiuntivo-Uniti per la Riconferma: "Senza 85 collaboratori scolastici e 20 assistenti amministrativi le attività del personale Ata sono svolte con rischi per gli alunni"

La carenza del personale Ata nelle scuole è una grave problematica per il corretto svolgimento delle attività connesse. Fino allo scorso anno scolastico l'emergenza pandemica aveva comportato l'assunzione a tempo determinato di personale specifico. Da settembre invece non ci sono più le cosiddette 'assunzioni-covid' e quindi la carenza di personale è tornata ad essere una problematica molto seria.

Nella sola provincia di Caserta mancano all'appello 85 collaboratori scolastici e 20 assistenti amministrativi eppure non è che manchino i candidati, semplicemente le scuole non li convocano, forse per motivi di bilancio. La carenza di personale riguarda anche altre province della Campania: nel napoletano mancano 212 collaboratori scolatici e 48 assistenti amministrativi, nel beneventano 80 collaboratori scolastici e 7 assistenti amministrativi e nell'avellinese 45 collaboratori scolastici e 7 assistenti amministrativi. Numeri che fanno comprendere bene le difficoltà quotidiane che si vivono negli istituti scolastici.

Ad accendere i riflettori sulle gravi carenze di persone è il Comitato Organico Aggiuntivo-Uniti per la Riconferma che evidenzia come la carenza di personale abbia conseguenze su vari ambiti della vita scolastica.

"L'emergenza relativa alla carenza di personale Ata nelle scuole è a un punto di non ritorno - sottolinea Andrè Siciliani, uno dei rappresentanti del Comitato -.
Una carenza che ha conseguenze su vari aspetti. Innanzitutto sulla pulizia, dove i collaboratori scolastici, sovraccaricati di lavoro e sviliti, non riescono a garantire la pulizia delle classi e degli spazi scolastici. Sulla sorveglianza, dove non riescono a garantirla in tutti gli spazi scolastici con conseguente rischio per l'incolumità degli alunni e a testimonianza di ciò ci sono stati casi di cronaca di alunni che si sono allontanati arbitrariamente dalle scuole. E ricordo che il collaboratore scolastico, più comunemente noto come bidello, è l'unica categoria del pubblico impiego che ha responsabilità civile e penale e questo nonostante poi percepisca gli stipendi più bassi della pubblica amministrazione, quindi se succede qualcosa a un alunno, se viene investito o rapito, il collaboratore scolastico rischia il carcere. E questo perché non è riuscito a garantire la sorveglianza per la carenza di personale".

Siciliani poi aggiunge: "Ma le conseguenze riguardano anche il personale di segreteria, in quanto, essendo sottorganico, non riescono a gestire l'ordinaria amministrazione e le esigenze del personale scolastico e delle famiglie. Inoltre a complicare ulteriormente la situazione sarà la prossima gestione dei fondi del Pnrr che le scuole si troveranno a gestire. Una situazione che ha anche delle gravi conseguenze occupazionali, specialmente al Sud e nelle Isole".

Il Comitato chiama in causa la politica: "Finora abbiamo trovato solo silenzio e chiusure, nonostante le promesse di ripristino dell'Organico Aggiuntivo da parte di esponenti politici di Fratelli d'Italia e Lega che hanno fatto un'intera campagna elettorale su questa tematica e che ora sono caduti nel silenzio o si limitano a dire che ci stanno lavorando. I fatti dicono che nella Manovra non è previsto l'Organico Aggiuntivo. Chiediamo perciò al Governo di intervenire immediatamente nella risoluzione della carenza di personale ripristinando l'Organico Aggiuntivo in Legge di Bilancio in quanto l'Organico Aggiuntivo dà una boccata di ossigeno in primis alle scuole ma anche a tanti lavoratori e lavoratrici che hanno prestato servizio con dedizione durante la pandemia e che ora si ritrovano senza lavoro, nonostante le scuole abbiano esigenza di personale".

Il Comitato conclude: "La scuola pubblica, i suoi lavoratori, gli alunni e le famiglie vogliono fatti e risposte, non possono più attendere ed essere considerati come la 'Cenerentola' da parte del Governo". Una presa di posizione forte da parte del Comitato che ha anche il sostegno del sindacato Usb-Unione Sindacale di Base.

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