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Consorzio di bonifica, il futuro resta un rebus. Giallo sui dipendenti che dovrebbero essere accorpati

Maisto: "L'ondata di maltempo ha fatto meno danni grazie ai lavori fatti nel comprensorio aurunco". Ma sul futuro resta una grande nube nera legata soprattutto agli operai

"Si è potuto far fronte all'emergenza maltempo dei giorni scorsi grazie ai lavori fatti sul comprensorio aurunco". Esordisce così Carlo Maisto, commissario del Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno, in una disamina dei fenomeni metereologici avversi che hanno interessato il territorio aurunco nelle ultime ore. 

"I pluviometri della Protezione civile sono andati in 'overflow' ciòé non sono più riusciti a misurare la caduta delle acque piovane perché hanno superato i millimetri parametrati per questo territorio. È stato un evento fuori dall'ordinario ma i canali hanno tenuto" afferma il commissario straordinario. L'esondazione del Rio Travata, affluente del fiume Garigliano, si é riversata nel canale aurunco di irrigazione vuoto durante i periodi invernali che, fungendo da cassa di espansione, ha limitato i danni della località di Casamare interessata da un 'contenuto allagamento'. 

"Stiamo cercando di far fronte alle onerose esigenze con quello che abbiamo. Da un punto di vista tecnico, stiamo cercando di fare ciò che é nelle nostre possibilità. Si muovesse la politica a far fronte a queste emergenze" sottolinea il Commissario. Oramai il Consorzio Aurunco di Bonifica é in fase di soppressione con il trasferimento delle competenze al Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno, così come stabilito dalla delibera di Giunta della Regione Campania n. 220/2019 contenente gli interventi necessari per rimettere in piedi la macchina consortile. 

Grazie alla delibera é stata demandata alla Direzione Generale per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali l'erogazione di un contributo a favore del Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno pari a 1.525.000 euro. All'Asse 2 Ambiente e Territorio spetta l'erogazione di un contributo pari a 1.000.000 euro per l'implementazione del piano di valorizzazione del territorio attraverso la sistemazione e l'efficientamento degli impianti pubblici di bonifica ed irrigazione. Del contributo proveniente dal settore delle Politiche Agricole é stato fornito un acconto di 600.000 euro grazie al quale il Consorzio del Volturno ha pagato gli stipendi dei dipendenti a tempo indeterminato, ha consentito l'assunzione di dipendenti stagionali fino alla scadenza del 31 dicembre ed il ripristino delle operazioni consortili o sospese o erogate con limitatezza. 

"La funzione di base del Consorzio, ciòé la bonifica, é stata assicurata in modo continuato dai dipendenti anche quando non percepivano lo stipendio da mesi. Sono riusciti sempre a mantenere efficiente l'impianto idrovoro" ammette il commissario Maisto. Un impegno che seppur lodevole nasconde molte nubi all'orizzonte. "La situazione occupazionale é ancora allarmante" sostiene Igor Prata, segretario generale della FLAI CGIL: "Si tratta di una situazione che affronterò in un tavolo di confronto con il commissario Maisto affinché venga garantita la conservazione di tutte le posizioni occupazionali sia degli operai avventizi che del personale a tempo indeterminato sicuramente non completamente definita". 

Ciò che desta più perplessità tra gli stessi dipendenti che tra le fila sindacali é la tempistica dell'erogazione della restante parte del contributo regionale. Con l'acconto di 600.000 euro si é fatto fronte alla prima ondata di crisi ma considerando che sussistono 22 operai 'fissi' e 60 'stagionali' con un costo mensile di 260.000 euro quanto dureranno i 600.000 euro versati a luglio? Nelle more della delibera di Giunta 220/2019 della Regione Campania dovrebbe verificarsi il passaggio definitivo di cantiere del CAB con il riassorbimento presso Consorzio del Volturno dei dipendenti a tempo indeterminato e per quelli stagionali dovrebbe prevedersi la riassunzione alla scadenza del contratto stagionale. Eppure nel documento regionale si fa menzione alle assegnazioni di territorio e competenze ma di personale non vi é traccia. "Se non si concretizza nulla - affermano alcuni dipendenti del CAB - ci ritroveremo senza un Ente presso il quale lavorare o che ci tiene in carico. Faremo la fine del Consorzio di Telese? La Regione Campania non è nuova a questi aborti". Nonostante le rassicurazioni del Commissario Maisto sulla presentazione "della rendicontazione già stilata e che non ci sono intoppi nell'erogazione delle restanti somme del contributo", la fiducia dei lavoratori sul un futuro lavorativo roseo é sempre più incerta.

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