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Giovedì, 18 Aprile 2024
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E’ l’anno del Macrico. Il vescovo annuncia la svolta: “Va messo a disposizione della città”

Monsignor Lagnese annuncia la svolta durante il ‘Te Deum’: "Lo acquisirò dall'istituto sostentamento del clero". Potrebbe essere il passaggio decisivo per l'area verde

Il 2022 sarà l’anno del Macrico. Con una svolta fondamentale, annunciata dal vescovo di Caserta Pietro Lagnese durante il ‘Te Deum’. “E’ venuta l’ora che quel bene sia messo a disposizione della città ed al servizio del bene comune” ha detto durante l’omelia di Capodanno in Duomo, tra gli applausi dei fedeli.

Dunque, a poco meno di un anno dal suo insediamento, il capo della Diocesi di Caserta ha deciso di affrontare e risolvere una questione che si trascina da decenni, tra mille difficoltà e mille dubbi. “Da quando sono arrivato a Caserta ho avuto modo di interrogarmi più volte sull’ex Macrico, sul quale tanto si è detto e scritto negli anni passati, sin da quando, 21 anni fa, ne iniziò a parlare il mio predecessore Raffaele Nogaro - ha affermato durante l’omelia - Sul destino di quell’area, fino ad oggi, ho preferito non esprimermi prima di capire, anche visitando personalmente il sito in questione. Dopo un’attenta valutazione sono giunto alla considerazione che sia venuta l’ora che quel bene venga messo a disposizione della città ed al servizio del bene comune” strappando gli applausi dei fedeli, emozionati dalle parole appena ascoltate.

“La conversione di quell’area potrebbe rappresentare, per un territorio più volte mortificato, una formidabile occasione per uno sviluppo sostenibile, capace di coniugare cura del creato e opportunità del lavoro per tanti giovani che fanno i conti con la piaga della disoccupazione e sono costretti ad abbandonare i loro luoghi d’origine in cerca di lavoro” ha aggiunto monsignor Lagnese. “Sì, è venuto il momento di agire, non possiamo più nasconderci dietro un dito, giocando a rimpiattino su compiti e responsabilità. Anche in questa occasione sento il dovere della chiesa di Caserta ad operarsi secondo il Vangelo e non secondo le logiche del mero profitto e dell’esclusivo interesse economico. Nel 2025 la chiesa celebrerà l’anno santo: vorrei che il 2025 fosse per i casertani l’occasione per accogliere pienamente la grazia del giubileo e godere una terra da vivere come parco urbano dove fare esperienza vera di comunità. Quell’area sogno di poterla restituire ai casertani, non più come luogo dove preparare campi per la guerra, ma come campo di pace, di vita, di incontro. Questo io sogno e ad ogni casertano, per questo sogno, chiedo di operare insieme. E’ mia intenzione rilevare dall’istituto diocesano per il clero di Caserta, acquisendone il diritto, al fine di mettere mano al restauro di quel bene e poterne godere”.

Questo, dunque, potrebbe essere il passaggio decisivo: se la Diocesi lo mettere a disposizione della città, si potrebbero finalmente utilizzare i fondi del Pnrr a cui si potrà attingere in questo anno.

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