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Il Macrico costa 300mila euro all'anno alla Diocesi, ora si apre la nuova trattativa

I deputati 5 Stelle incontrano i vertici dell'Istituto Sostentamento del Clero e si fanno mediatori per la cessione

L’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero di Caserta “non avrebbe problemi a cedere l’area, anche perché al momento causa una perdita di oltre 300.000 euro all’anno tra tasse e opere di manutenzione”. L’area in questione è il Macrico di Caserta, il secondo polmone verde della città, da decenni chiuso dietro la lunga cinta muraria che nasconde l’area un tempo destinata alla rimessa dei carri armati dell’esercito.

La novità è appunto quella di una rinnovata volontà dell’IDSC, proprietario del Macrico, di cedere l’intera area. A renderlo noto sono stati i parlamentari casertani del Movimento 5 Stelle Antonio Del Monaco e Marianna Iorio, che nella giornata di ieri hanno avuto un incontro con i vertici dell’Istituto Diocesano per discutere del futuro della zona.

Dall’incontro sono arrivate alcune indicazioni evidenti di un forte contrasto tra l‘IDSC e gli interlocutori istituzionali che in questi anni si sono confrontati per discutere del futuro del Macrico, che l’Istituto in passato aveva dichiarato di voler cedere per 40 milioni di euro. Un prezzo che ovviamente aveva costretto allo stop il Comune di Caserta, sprovvisto delle capacità finanziarie per poter presentare una simile offerta (anche in virtù del dissesto finanziario). A raccontare l'incontro è lo stesso Del Monaco: “Ci è stato spiegato che in passato tanti politici non hanno fatto altro che utilizzare il Macrico a fini propagandistici, senza giungere al dunque. Dal canto nostro - spiegano i due parlamentari 5 Stelle - possiamo assicurare che in queste ore contatteremo il sindaco di Caserta, Carlo Marino, il presidente della Provincia, Giorgio Magliocca, la Regione Campania e i vertici dell’Università “Vanvitelli” per mettere tutti allo stesso tavolo e cercare una soluzione proficua per la città di Caserta. Abbiamo anche richiesto di poter eseguire un sopralluogo all’interno del Macrico per capire quali siano le attuali condizioni delle strutture esistenti, nonché la possibilità di consultare la documentazione relativa all’area e abbiamo ricevuto piena disponibilità dall’Istituto Diocesano”.

Attualmente il Macrico è inserito nella fascia urbana F2, quella destinata al verde pubblico. L’intera area potrebbe ospitare esclusivamente parchi, impianti sportivi o attività ricreative di pubblica utilità. Dal Comune, già ai tempi della giunta Del Gaudio, arrivò la proposta di realizzare un parco aerospaziale sul modello di quello francese di Tolosa, proposta poi ripresa anche dall’amministrazione Marino.

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