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Macrico, volano gli stracci tra Comitato e 5 Stelle. Guerra coi parlamentari e finisce in bagarre

Del Monaco attacca: “Dove sono finiti i soldi della raccolta fondi?”. Tanzarella: “Sono su un conto corrente”. Gli attivisti: "Santillo si può riprendere la sua firma". Ma Buompane li appoggia

La raccolta firme per un Macrico “completamente libero” da nuove costruzioni da un lato; il tentativo di realizzare un progetto “economicamente sostenibile” dall’altro. Due facce della stessa medaglia, quella del più grande polmone verde della città di Caserta che stanno accendendo la polemica politica nel Capoluogo. 

A scatenare la bagarre è stato l’incontro in Comune a cui hanno partecipato tre parlamentari del Movimento 5 Stelle (Agostino Santillo, Antonio Del Monaco e Marianna Iorio) che hanno poi reso noto l’esito della riunione in cui si parlava di necessaria “consapevolezza delle difficoltà oggettive che rappresenta l'idea della sola ed esclusiva area verde, perché, come abbiamo potuto constatare nel sopralluogo realizzato mesi fa all’interno del Macrico, la condizione attuale dei terreni e dei fabbricati è molto compromessa. Pensare di poter abbattere il muro e aprire il parco alla città così com’è, risulta davvero approssimativo: quest’area offre, invece, ulteriori possibilità, restando sempre una categoria F - attrezzature di interesse generale - quali università, centro culturale, polo sportivo etc... Una serie di interessanti soluzioni che potrebbero dare lustro e supporto economico alla città; un progetto che, non dimentichiamo, si svilupperebbe su 300.000 metri quadrati, 3 volte la superficie di Piazza Carlo III, in cui il verde resterebbe tutelato e, soprattutto, curato”.

Parole che hanno scatenato la reazione del comitato Macrico Verde che, intanto, sta portando avanti la raccolta firme per chiedere un Macrico completamente senza edificazioni. “Lascia perplessi e interdetti l’azione che i tre parlamentari casertani Santillo, Iorio e Del Monaco, stanno portando avanti rispetto alla questione Macrico. In queste ore il senatore Santillo ha chiaramente espresso la posizione dei tre deputati, oggettivamente incomprensibile, avendo lui sottoscritto la petizione del comitato Macrico Verde, indirizzata all’amministrazione per ottenere la qualificazione urbanistica F2 per l’intera area Macrico. Una petizione che ha ricevuto i consensi anche della Presidente della Commissione Ambiente del Senato, Vilma Moronese, che è intervenuta alla conferenza stampa di presentazione della petizione in difesa del Macrico, portando anche il consenso del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, entrambi espressione del Movimento 5 Stelle. Ci viene da pensare che Santillo abbia firmato senza leggere, visto che oggi parla di “abbattere semplicemente dei muri”, una vera e propria distorsione della realtà dei fatti. Di fronte all’arroganza e prepotenza con cui Santillo, Iorio e Del Monaco giocano su più tavoli e portano avanti il dialogo (ed i progetti) del “partito del cemento” che ha distrutto la provincia di Caserta, ci chiediamo se i tre siano ancora parte del Movimento 5 Stelle o se non siano già confluiti nelle fila di Italia Viva di Renzi o di Forza Italia di Berlusconi. I tre parlamentari continuano a creare confusione pretendendo di discutere di progetti prima dell’assegnazione della destinazione urbanistica. A Santillo restituiamo la firma alla nostra petizione che è incompatibile per chi è uso a ‘tubare’ con il sindaco Marino senza provarne la minima vergogna”.

Finita qui? Neanche per idea. Perché Del Monaco è intervenuto attraverso la sua pagina Facebook per tentare di ‘chiarire’ il proprio pensiero, ma si è lasciato andare ad una punzecchiata che ha alimentato nuove polemiche. “Mi dispiace che le associazioni invitate a partecipare al tavolo non si sono presentate. Io penso che mettere insieme le idee, i progetti precedenti e soprattutto il bene dei cittadini, diventa un valore aggiunto. Ieri, tra l'altro ho saputo per la prima volta che tempo fa è stata fatta una cospicua raccolta di fondi per il Macrico, mi piacerebbe sapere che fine hanno fatto quei soldini”.

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Una domanda a cui ha risposto un altro ex parlamentare, Sergio Tanzarella, tra i membri più attivi del comitato Macrico verde. “La campagna di raccolta fondi fu pubblica e nazionale, lui è tra i pochi a non essersene accorto. E’ un po' distratto o forse nel passato si disinteressava della cosa pubblica. Dunque in modo viscido e insinuante chiede poi "dove sono finiti i soldini?". Signor Del Monaco, lei non avrebbe alcun diritto di sapere per la sua palese assenza dalla vita pubblica passata e presente, per la sua nullità politica. Tuttavia non abbiamo difficoltà ad informarla che il denaro raccolto giace in un conto corrente in attesa di essere utilizzato a favore del Macrico. Lei insinua e sospetta, si vergogni. Si ritiri in caserma, si autoassegni una cella di rigore e ci resti per i prossimi tre anni. La sua assenza dal Parlamento passerà certamente inosservata”.

A chiudere la discussione, si è aggiunto anche l’altro deputato 5 Stelle Giuseppe Buompane che si è schierato sulle posizioni del comitato e della senatrice Moronese. “L’area dell’ex Macrico a Caserta deve diventare per intero un parco pubblico, con attribuzione urbanistica come Zona Omogenea F2 - Verde Pubblico inedificabile. Questa è l’unica linea del MoVimento coerente con le battaglie portate avanti a tutela del verde, dell’ambiente e contro il consumo di suolo. Mi dissocio, pertanto, da qualsiasi altra ipotesi all’infuori di questa. Un frazionamento dell’;area o una destinazione d’uso diversa, aprirebbe la strada ad una sicura speculazione edilizia e ad altra cementificazione a scapito del verde. Non possiamo permetterlo. Parlare oggi di progetti, proprietà e quant’altro significa voler spostare l’attenzione. E’ importante invece per raggiungere l’obiettivo, concentrarsi esclusivamente sulla destinazione urbanistica F2 dell’area ex Macrico totalmente a verde pubblico inedificabile, facendo in modo che questa venga recepita anche nel futuro PUC di cui si dovrà dotare la città di Caserta. Il Governo Conte sarà al fianco dei cittadini e del comitato Macrico Verde come più volte già rimarcato dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa e dalla mia collega Vilma Moronese, Presidente della Commissione Ambiente al Senato. La raccolta firme per chiedere al Consiglio Comunale la destinazione d’uso dell’intera area F2 prosegue, e io continuerò a dare tutto il mio supporto a questa battaglia affinché definitivamente si crei un’area adibita a bosco per la fruizione e il benessere di tutta la popolazione”.

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