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Il futuro del Macrico nelle mani di don Antonello: “Tempi sono maturi”

Il parroco è la nuova guida dell’Istituto Sostentamento Clero della Diocesi di Caserta

Il patrimonio della Chiesa oltre a produrre reddito deve essere destinato "a finalità sociali secondo i principi dell'Economia di Comunione - che assume come suo criterio la fratellanza e la condivisione - professata da Papa Francesco". Lo evidenzia don Antonello Giannotti, neo presidente dell'Istituto di Sostentamento del Clero - ente dotato di personalità giuridica che si occupa appunto del sostentamento dei sacerdoti che svolgono mansioni nell'ambito della diocesi - della diocesi di Caserta.

Don Antonello subentra alla guida dell'Istituto al posto di don Antonio Aragosa. Vice presidente del nuovo consiglio sarà don Sergio Adimari insieme a Giovanni Gogliettino, Giuseppe Posillipo e l'avvocata Maria Laura Massi (prima donna nella storia della Chiesa Casertana). Il collegio dei revisori sarà, invece, presieduto da Massimo Tagliafierro con i consiglieri don Ferdinando Latino e Sergio Ferraiolo

La nomina di don Antonello, riferimento della chiesa casertana, apre nuovi scenari sulla gestione dei beni di proprietà dell'Istituto, tra cui il Macrico, il grande parco di circa 33 ettari nel cuore del Capoluogo da anni al centro del dibattito pubblico. Don Antonello auspica "una soluzione che profumi di Vangelo" per la quale "i tempi sono già maturi". La questione Macrico, infatti, è al centro delle attenzioni del vescovo Pietro Lagnese che proprio all'inizio del suo mandato all'ombra della Reggia aveva visitato l'ex spazio militare "inutilizzato", come definito dalla stessa Diocesi in una nota a margine della visita.

Ed ora una nuova fase. "Faremo uno studio attento cercando di coniugare due logiche apparentemente inconciliabili - annuncia don Antonello - Il profitto e la prossimità. Affronteremo la questione del patrimonio della chiesa nell'ottica del benessere delle comunità, come indicato sia dal Papa che dal nostro Vescovo Pietro".

Don Antonello, ricevuta la nuova nomina, ha rassegnato le proprie dimissioni da responsabile della Caritas diocesana. Resterà comunque in carica fino alla nomina di un nuovo responsabile.

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