A Caserta c'è voglia di Macrico. Ma arriva subito la polemica: "Passerella per molti politici..."
Caiola e Tanzarella: "Domenica presenti politici ed associazioni che non abbiamo mai visto interessati..."
La riapertura del Macrico ai cittadini è stato solo il primo passo. Quello più importante, però, è ancora atteso: il progetto che la Diocesi guidata dal vescovo Pietro Lagnese e l’Istituto sostentamento Clero di don Antonello Giannotti vorranno realizzare nell’area.
Certamente il primo passaggio, quello della domenica delle palme, ha avuto un feedback importante. Sia per il numero di persone che hanno inteso “scoprire” il Macrico, partecipando all’apertura dell’area; sia per i commenti successivi. A Caserta, come era facile intuire, c’è tanta voglia di Macrico.
Ma, a 24 ore di distanza, non mancano le polemiche. Come quelle che hanno inteso sollevare Maria Carmela Caiola e Sergio Tanzarella del comitato Macrico Verde che hanno lanciato frecciate “politici, consiglieri comunali, associazioni che in 21 anni non abbiamo mai visto né sentito, ma non si nomina mai il Comitato Macrico. Eppure abbiamo messo a disposizione ben 160 volontari per garantire la sicurezza del percorso e il corretto svolgimento dell’apertura di domenica. Ma non ci si illuda: noi non ci fermeremo e non taceremo su nessun tentativo di speculazione edilizia nell’area”.
Proprio in tale ottica, il comitato, costituito dopo il Te Deum del 31 dicembre 2000 del Vescovo Nogaro, “vista poi la passerella di consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, presenti domenica nell’area, chiede che venga convocato ad horas un Consiglio Comunale per approvare finalmente, dopo ben 21 anni, la Variante al PRG per destinare il Macrico a verde pubblico inedificabile, come richiesto dallo stesso Vescovo Lagnese, dal Presidente Giannotti e dal Vescovo Emerito Nogaro”.