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Macrico, la rabbia comitato: “Consiglieri cinici ed ignoranti”

Comitato e Speranza all'attacco dopo la mancata decisione di destinare l'area a Verde Pubblico inedificabile

Cittadini delusi per l'approvazione di una delibera emendata la cui decisione è stata quella di non decidere. Non decidere, dietro cavilli e tecnicismi, che l'area Macrico sia 'verde pubblico inedificabile'. Nel 'day after' il consiglio comunale fiume il sentiment della popolazione, almeno quello dei circa 2500 sottoscrittori della petizione per chiedere di destinare ad 'F2' l'ex area militare di proprietà dell'Istituto Sostentamento Clero.

"Come ribadito in consiglio comunale dall’architetto Maria Carmela Caiola, intervenuta in rappresentanza del Comitato Macrico Verde e delle tante associazioni che ne fanno parte - si legge in una nota del Comitato - la delibera del 2014 non c’entra nulla. La petizione chiedeva una chiara e certa destinazione urbanistica a verde pubblico fin da subito e senza ulteriore attese, visto che la classificazione prescinde dalla proprietà degli spazi e dai decennali tempi di approvazione del Puc. Non esiste un indirizzo ‘conservatore’ e uno ‘riformista’ sul Macrico. Esiste, piuttosto, una linea di demarcazione netta e precisa tra chi vuole che quell’area sia destinata completamente alla cittadinanza e chi, nascondendosi dietro belle parole e vuoti indirizzi politici, vuole favorire la speculazione nell’unica area verde a disposizione dei casertani. Lo stesso Sindaco, che parla di ‘tutela del verde’, guida l’amministrazione che ha abbattuto e intende continuare ad abbattere più alberi di ogni altra nella storia d'Italia. Ieri l'avvocato Marino, ancora sindaco per disgrazia dei casertani, ha dato prova con 20 consiglieri del proprio cinismo, della totale ignoranza delle leggi urbanistiche, e della capacità di offendere e sfregiare la volontà di 2500 cittadini. Gli affari dei costruttori pesano di più  della democrazia", si legge nella nota.

Non da meno i consiglieri di Speranza per Caserta, Francesco Apperti e Norma Naim, tra i firmatari della proposta di variante al Prg per rendere concretamente l’area ex Macrico zona F2. "Sono stati presi in giro, per l’ennesima volta - dichiara il consigliere Francesco Apperti primo firmatario della proposta di variante al prg per rendere concretamente l’area ex Macrico zona F2 - i consiglieri comunali e anche 2500 cittadini che hanno firmato la petizione del Comitato. Hanno tentato, forti del parere del dirigente, di mettere in dubbio la legittimità della nostra proposta di variante al prg sostenendo che fosse un duplicato dell’atto del 2014 ma sono stati proprio loro a renderla un duplicato inutile con gli emendamenti presentati dal consigliere Maietta. Tutto per poter dire che anche loro sono dalla parte del verde e del parco pubblico anche se gli atti approvati rendono ancora possibile la cementificazione dell’area o la sottrazione del verde a scopi privatistici".

"Il segretario comunale e il sindaco hanno creato una confusione enorme nelle coscienze dei consiglieri, hanno allungato gli interventi aggiungendo alla discussione elementi che non erano inerenti alla questione, e tutto questo - aggiunge la capogruppo Norma Naim - solo per consentire al sindaco di ottenere una vittoria propagandistica ma, è bene ribadirlo, per lui si tratta solo di una vittoria di Pirro visto che è stato chiaro a tutti i tanti cittadini, che hanno ‘affollato’ la diretta del consiglio, che quella che è stata approvata non è la variante al prg che avrebbe permesso di concretizzare le tante chiacchiere di questi anni, ma l’ennesimo vuoto indirizzo politico e non vorrei che si sia voluto ‘glissare’ sulla variante per attendere i fondi del recovery plan per favorire ulteriori speculazioni edilizie nell’area. Per l’ennesima volta non si è pensato agli interessi pubblici collettivi, ma solo agli affari".

E non mancano le critiche ai singoli consiglieri intervenuti nel corso della discussione. Nel mirino è finito il consigliere Enzo Battarra contro il quale si scaglia il coordinatore di Spc Michele Miccolo. "Abbiamo avuto per l’ennesima volta la dimostrazione che il Pd è il partito dei grandi interessi e che non ha più nulla a che fare con la vocazione popolare. Stupisce che l’attacco alle istanze della cittadinanza sia arrivato anche dal neo consigliere Enzo Battarra che si è subito allineato alla maggioranza di cui fa parte. I veri conservatori ‘del mattone e della speculazione’ restano quelli del Pd che - conclude - non si smentiscono mai impedendo la variante e ‘conservando’ l’attuale incertezza".

Delusa e arrabbiata anche la candidata sindaco di Speranza per Caserta, Rosi Di Costanzo. "Ho assistito ad una discussione deludente e assurda. Ho visto e sentito un sindaco tronfio e arrogante che, per fortuna, ha fatto registrare il video del consiglio per farlo ‘restare nella storia’ così anche le generazioni future potranno rendersi conto sia delle bugie a raffica che ha pronunciato sia di quanto sia inadatto, malgrado l’eloquio forbito, a governare questa città. Si sono comportati come al solito, come li ho visti e sentiti comportarsi per anni con i comitati dei cittadini. Tutti d’accordo ma nessuna azione concreta e così ieri pomeriggio: si sono dichiarati tutti d’accordo con Speranza salvo poi - sostiene Di Costanzo - svuotare il provvedimento e non procedere alla variante al prg. Cinque ore di parole al vento per confermare la triste realtà che viviamo da anni: quella di una politica che non ascolta e tutela le istanze dei cittadini. Mi prendo l’impegno fin da ora, e su questo Marino e soci possono stare tranquilli, che alla prima ombra di ‘mattoni’ nel Macrico mi recherò alla Procura della Repubblica: hanno calpestato per l’ultima volta la volontà della cittadinanza e non riceveranno tregua".

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