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Lockdown, De Luca non arretra e chiede l'aiuto del Governo. Scritte sui muri contro il governatore

Appello del presidente della Regione a Conte: "Subito un piano di sostegno economico per imprese e famiglie"

Garantire legalità e rispetto delle leggi, mettere a punto immediatamente un piano di sostegno socio-economico per le categorie produttive e per le famiglie. Sono questi i punti su cui il presidente della Campania Vincenzo De Luca chiede l'immediato intervento del Governo dopo l'annuncio del lockdown e le proteste di ieri. 

Il dado sembra ormai essere tratto. Sull'emergenza sanitaria, in particolare l'emorragia dei posti letto che man mano si fa più pesante con l'aumentare dei ricoveri per coronavirus, De Luca non arretra di un centimetro: "Continueremo a seguire la nostra linea di rigore, senza cambiare di una virgola, come è nostro dovere fare", ha dichiarato il presidente della Regione. Ma serve l'aiuto del Governo per evitare che la tensione sociale possa portare a nuove proteste e scontri come quelli di ieri a Napoli. 

"Questo sostegno costituisce una priorità assoluta, al pari delle misure sanitarie, come abbiamo fatto in Campania con un piano economico e sociale scattato contestualmente alle misure restrittive - conclude De Luca - Da oggi non accetteremo ritardi e interlocuzioni se non si affronta da subito il tema sociale. Sollecitiamo un incontro ad horas con il Governo su questi punti".

Intanto, oltre a Napoli dove la protesta dei commercianti si è trasformata in guerriglia, ieri si è assistito anche ad un sit in dei commercianti ad Aversa. Una protesta civile e non violenta eppure dai toni forti. Ma gli strascichi non sono mancati. Stamattina tra via Frattini e via Plebiscito, alle spalle di San Domenico, è apparsa la scritta su un muro: "De Luca terrorista". Un segnale che la corda della pazienza si è ormai spezzata in una crisi sociale che si fa man mano sempre più tesa. Stamattina commercianti in piazza anche a Caserta dove c'è stato un sit nei porticati del Comune. Una protesta all'insegna di distanza, mascherine e tanta voglia di lavorare.

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Sulla questione è intervenuto anche il presidente del consiglio comunale di Aversa Carmine Palmiero che ha chiesto impegno da parte delle forze politiche per "allontanare la rabbia e l'odio con tutti gli strumenti che ha a disposizione: in primis il linguaggio. Le Istituzioni, lo rammento a me stesso, devono farsi argine civile e sociale contro la violenza e la rabbia, per non lasciare spazio a criminali e facinorosi.  In relazione ai fatti accaduti ieri, ritengo che le prime vittime di quanto avvenuto a Napoli, sono i commercianti e i cittadini che manifestavano democraticamente rivendicando i propri diritti. La mia assoluta solidarietà va alle forze dell'ordine a tutte le donne e gli uomini che vivono in questo dramma un ulteriore dramma che è quello dell'incertezza del proprio futuro".

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