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La lettera di Giuseppe dopo la gara di solidarietà: “Avete reso possibile l’impossibile”

Il 23enne di Marcianise è volato negli Stati Uniti per curarsi

È volato negli Stati Uniti Giuseppe Moriello, il 23enne di Marcianise che sta lottando da un anno e mezzo contro una tipologia di leucemia particolarmente aggressiva e che, grazie ad una incredibile gara di solidarietà, è riuscito a raccogliere i fondi necessari a tentare una terapia sperimentale negli States.

Prima della partenza il ragazzo ha voluto però scrive una lettera di ringraziamento per tutti coloro che si sono interessati al suo caso e che hanno contributo al suo viaggio della speranza.

“Ciao Marcianise, sono Giuseppe – si legge nella lettera – molti di voi già mi conoscevano e tanti altri mi hanno conosciuto a seguito di ciò che mi è successo, mio malgrado. Non so neanche io da dove partire ma cercherò di dire qualcosa, perché ci tengo a farvi capire la mia gratitudine nei vostri confronti. Se ne dicono tante sul nostro conto: che siamo terroni, che siamo il punto debole dell’Italia e tante altre cose, ma vedendo ciò ce state facendo per me nessuno potrà mai dire che non siamo persone con un grandissimo cuore. Devo confessarvi che all’inizio, quando seppi che mia madre e mia sorella fecero partire la raccolta fondi a mia insaputa, non ero entusiasta. Volevo che nessuno sapesse perché è difficile dare tante spiegazioni. Invece, ad oggi, il mio stato d’animo è completamente cambiato perché è stato proprio grazie a questa iniziativa che ho ritrovato grande forza, che in parte avevo perduto. Una forza che mi avete dato tutti voi: le istituzioni, il comune di Marcianise, il sindaco, le associazioni, i parenti, chi si è interessato a me senza neanche conoscermi, chi ha organizzato cene, concerti ed eventi, chi mi ha mandato un messaggio, chi ha condiviso sui social il mio caso, chi ha donato, chi ha pregato per me, la diocesi, le parrocchie… Ringrazio tutti voi, ogni singola persona, perché con la vostra unione, la vostra partecipazione, la vostra determinazione, state rendendo possibile l’impossibile. Permettetemi di ringraziare in particolar modo i miei amiche che sono stati il vero motore di questa grande macchina che per me si è messa in moto e che sono stati la mia vera benzina durante tutto questo cammino. Ora intraprenderò un viaggio che mi porterà molto lontano da casa, più lontano di quanto io sia mai stato. Ma sapere che voi state lottando con me mi farà sentire più a casa che mai. Vi ringrazio dal profondo del mio cuore. Da un ragazzo come tanti che avete fatto sentire speciale come pochi”.

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