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Al via i lavori all'ex Onmi, sindaco annuncia "gestione condivisa". Ma la ‘rivolta’ non si placa

Il patto di collaborazione fa storcere il naso al movimento Caserta Decide: "Inserita una clausola dai tratti fortemente censori"

"L'ex Onmi di Caserta diventa la casa del sociale". Lo ha dichiarato il sindaco Carlo Marino, annunciando un intervento di riqualificazione da eseguire presso la struttura di viale Beneduce. "L’intervento avviene con un finanziamento di 700mila euro ottenuto dalla Regione Campania - ha spiegato il primo cittadino - La sua gestione sarà condivisa tra il Comune di Caserta e una rete di associazioni e volontariato attraverso un patto di collaborazione nel quadro del regolamento sui Beni Comuni che l’amministrazione comunale ha approvato alcuni anni fa. In questo modo potremo costruire un nuovo e moderno welfare nel periodo della post-pandemia".

Tutto è bene quel che finisce bene. Infatti l'ex Onmi era diventato teatro di forti scontri tra il sindaco Marino e il centro sociale Ex Canapificio, da anni senza una sede in cui poter esplicare le proprie attività di volontariato. Gli attivisti avevano a tal proposito annunciato, giorni fa, di avviare uno sciopero della fame "ad oltranza" fino alla stipula di un patto di collaborazione per la gestione della struttura di viale Beneduce. 

Sulla vicenda è intervenuto il movimento civico Caserta Decide che in una nota ha sottolineato: “Apprendiamo con felicità la notizia dell’affidamento mediante patto di collaborazione dello stabile ex Onmi al centro sociale Ex Canapificio e alla enorme rete di 30 associazioni che si sono proposte di gestire lo stabile comunale abbandonato. Ma ciò che ci inquieta è il vergognoso tentativo dell’amministrazione Marino di controllare e addirittura approvare le iniziative della rete che verranno svolte nello stabile. Infatti, nel patto, ad insaputa della rete di associazioni, è stata inserita una clausola dai tratti fortemente censori, che prevederebbe l’approvazione da parte dell’amministrazione Marino delle iniziative svolte nello stabile. Siamo sinceramente all’assurdo: è vergognoso voler controllare e, chissà, forse un giorno anche vietare, le iniziative svolte dalla stessa rete di associazioni che quotidianamente, attraverso i beni comuni, Caserta Solidale e tanto tanto altro, sopperisce alle vergognose lacune di questa città e alle carenze di questa amministrazione. È per questo che esprimiamo la nostra solidarietà alla rete, ed è per gli stessi motivi che oggi, lunedì 21 giugno, saremo in piazza a sostenere questa importante battaglia per la democrazia e per il diritto ad avere spazi autogestiti liberi da qualsiasi strumentalizzazione politica”.

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