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Policlinico, pressing di De Luca per i lavori. Il Comitato vuole accedere agli atti

Aumenta lo scetticismo sulla svolta annunciata dal presidente della Regione. Ferrara: "Speriamo non sia la solita passerella". Cerreto (Fdi) contro il governatore: "Sembra provenire dal pianeta Marte, deve chiedere scusa ai casertani"

La svolta per il Policlinico di Caserta, annunciata dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, ha acceso lo scetticismo del Comitato e soprattutto la rabbia delle opposizioni. Il pressing sul rettore dell'Università Vanvitelli di Caserta, Giuseppe Paolisso, esercitato da De Luca per la ripresa dei lavori alla nuova struttura ospedaliera entro questo mese di maggio, ha lasciato un po' tutti spiazzati. Soprattutto per la volontà di nominare un commissario per i lavori, manifestata da De Luca proprio al rettore Paolisso.

Il Comitato è scettico: "Speriamo non si tratti della solita passerella elettorale"

Il Policlinico, stando alle ultime dichiarazioni del governatore De Luca, ritorna nell'agenda politica regionale. "Speriamo solo che non si tratti, ancora una volta, della solita passerella in funzione delle prossime elezioni regionali - sottolinea in una nota il Comitato per il Policlinico presieduto dall'avvocato Lina Ferrara - Il governatore De Luca già si era assunto un solenne impegno nel 2017 di concludere il Policlinico in tre anni e tutti sappiamo come è andata a finire. Questa volta tocca a noi cittadini vigilare, senza filtri o delegati. Se la nomina del commissario è finalizzata a chiudere le attività estrattive e a consentire una migliore sinergia per la conclusione dei lavori ben venga, altrimenti appare incomprensibile la sua nomina non avendo questi la legittimazione necessaria a poter agire nei confronti degli appaltatori, in ragione del fatto che il Policlinico è un'opera dell'Università della Campania Luigi Vanvitelli e pertanto riconducibile al Ministero della Ricerca".

"Vogliamo trasparenza - aggiunge nella nota il Comitato - De Luca parla di contenzioso. A che contenzioso fa riferimento? Dalle ultime notizie acquisite sapevamo che nell'aprile 2019 l'allora ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio aveva firmato il decreto che concedeva la cessione degli appalti vinti (tra cui il nostro Policlinico) dalla Condotte Acqua Spa, società appaltatrice finita in amministrazione controllata. Come è andata a finire questa procedura di cessione? A luglio 2019 dovevano essere formalizzate le offerte. Ci sono state offerte? La procedura è andata deserta? Tanti sono i punti da chiarire e per questo nei prossimi giorni formalizzeremo una richiesta di accesso agli atti a tutte le amministrazioni interessate e chiederemo un'audizione alle competenti commissioni parlamentari per sensibilizzare le istituzioni centrali a farsi carico di questa opera fondamentale per lo sviluppo del territorio casertano".

Cerreto (Fdi): "De Luca deve chiedere scusa ai casertani"

"De Luca viene a Caserta e si ricorda che esiste un Policlinico, opera incompiuta da 29 anni, e come se arrivasse dal pianeta Marte annuncia e minaccia la nomina di un commissario - afferma il commissario provinciale di Fratelli d'Italia, Marco Cerreto - Un’offesa a Caserta, alla sanità ed ai casertani. Il presidente sceriffo ormai in preda alle più classiche dei fenomeni da ipetrofia dell’io è pronto ad ascriversi tutto ciò che in Campania va bene e a scaricare su altri scandali e ritardi come la questione del Policlinico di Caserta oramai assunto a simbolo delle opere pubbliche incompiute in Italia. De Luca avrebbe dovuto chiedere scusa ai casertani ancora privi di un’opera di vitale importanza per tutta la sanità casertana di cui è nota l’importanza strategica e che lo stesso, in occasione dell’ultimo finanziamento regionale del 2015 di 150 milioni di euro, aveva garantito l’ultimazione nel 2020, e invece nel 2020 viene a minacciare la nomina di un commissario".

"Ci chiediamo cosa abbia fatto in questi 5 anni la Regione, perché questo potere non lo abbia esercitato prima - aggiunge Cerreto - Non bastavano dieci anni di ritardo rispetto alla posa della prima pietra nel 2005 e 220 milioni di euro già spesi? In questi anni la Regione Campania non ha risolto né il problema della bonifica di Lo Uttaro né quello delle cave che ad oggi evidentemente creano problemi non di poco conto all’attività di un Policlinico che era annunciato quale il più imponente del Mezzogiorno, per non parlare del potenziamento infrastrutturale propedeutico allo stesso. Pur essendo soggetto finanziatore e componente dell’accordo di programma non ha mosso un dito per risolvere il problema con l’attuale appaltatore né con l’attuale autorità di gestione che di certo, non si scopre oggi, non ha le caratteristiche per risolvere da sola l’enorme ingorgo burocratico in cui versa il crono programma dell’opera. Per questo avremmo voluto ascoltare parole diverse dal governatore che riteniamo corresponsabile del fallimento e dei ritardi che sta subendo il Policlinico, che alla luce della pandemia in atto grida vendetta al cospetto dei casertani tutti".

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