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Scuola allagata e doppi turni, genitori scendono in piazza: "Ora basta"

Monta la protesta per le condizioni della De Amicis - Giannone tra lavori non consegnati e disagi

"Ora basta". I genitori degli alunni dell'istituto comprensivo De Amicis - Giannone scendono in piazza per chiedere che i propri figli possano frequentare la scuola in maniera 'normale'. Sabato 1 ottobre i genitori saranno in presidio in piazza Vanvitelli, davanti alla sede del Comune, per chiedere l’immediato ripristino delle condizioni minime di salubrità e sicurezza per i nostri figli e i loro docenti. Prevista anche una raccolta firme che sarà inviata al Prefetto. 

"Dopo l’ennesima promessa non mantenuta di accelerare i tempi di consegna delle aule della De Amicis, ora non ci crediamo più - si legge in una nota - Prima lo smembramento della secondaria e primaria, poi la turnazione delle classi dell’infanzia e, infine, i doppi turni alla primaria".

I genitori ricordano che "a breve cominceranno i lavori anche alla Scuola Media Giannone. Le classi interessate dovrebbero andare all’ex convento di Sant’Agostino (al posto delle classi della primaria che sarebbero dovute rientrare alla De Amicis) ma tutto questo sarebbe già dovuto accadere ai primi di settembre, invece a tutt’oggi i lavori non sono stati consegnati, le aule della De Amicis e del Giannone sono allagate e il sindaco non ha ancora predisposto un piano di gestione dell’emergenza dovuta al maltempo. Senza contare che non ha fatto nulla per accelerare sui lavori di ristrutturazione (a cui sarebbe stato forse opportuno dare priorità al ripristino del tetto lavorando giorno e notte), non ha dato aule alternative, anche solo provvisorie, al nostro Istituto Comprensivo, non ha concesso l’utilizzo delle palestre e, atto grave e miserabile, riversato tutta la responsabilità alla Dirigente Scolastica che è stata costretta alla quotidiana diffusione di circolari dell’ultimo minuto, pur di offrire un servizio decente".

I genitori evidenziano che "da oltre quattro anni viviamo nel caos e dopo il biennio di pandemia gli alunni sono ancora più destabilizzati da questo folle alternarsi di: un giorno a scuola di mattina, un giorno a casa, un giorno al pomeriggio; così non è una scuola, è una farsa e uno stillicidio e a farne le spese sono anche i docenti che si sacrificano in aule anguste, devono affrontare continui spostamenti tra un plesso e l’altro: noi lo gridiamo anche per loro: Ora basta". 
 

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