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Il capo dell'ufficio tecnico lascia il Comune

Sarà dirigente nella vicina Casagiove per i prossimi 3 anni. Il sindaco D'Angelo deve scegliere il sostituto. Il consigliere Paolino critico: "Un distacco doloroso, ma provocato"

Cambia il responsabile dell'ufficio tecnico del Comune di San Prisco. L'architetto Nicola Di Rienzo, dipendente dell'Ente, ha chiesto, infatti, di essere posto in aspettativa non retribuita in quanto ha accettato l'incarico di dirigente presso il Comune di Casagiove per i prossimi 3 anni e, salvo proroga, in correlazione con l'incarico di dirigente tecnico presso il Comune di Casagiove.

Di Rienzo sarà in servizio presso il Comune di Casagiove a partire dal 10 marzo. A questo punto l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Domenico D'Angelo dovrà provvedere ad individuare un nuovo responsabile dell'ufficio tecnico. Al primo cittadino toccherà scegliere nel minor tempo possibile, al fine di evitare che un'area così importante per la macchina amministrativa resti ferma.

Una decisione che, secondo il consigliere comunale di opposizione Francesco Paolino, avrebbe una spiegazione: "Il Comune di San Prisco perde il suo storico Capo ufficio tecnico. L’architetto Nicola Di Rienzo lascia la sua scrivania per prendere servizio nel Comune di Casagiove, dove ha ricevuto un incarico di dirigente tecnico. Il nostro Comune rischia di vedere uno dei suoi uffici più delicati praticamente senza una guida fondamentale, una situazione allarmante che potrebbe mandare gambe all’aria l’amministrazione. Questa separazione, per non dire fuga, dell’architetto Di Rienzo non ci sorprende affatto, conosciamo la sua dirittura morale e l’attaccamento al dovere, e conosciamo pure i modi di fare di questa amministrazione comunale che vive alla giornata, senza una strategia e con un pressappochismo improduttivo".

Paolino sottolinea: "Le voci di corridoio dipingono la scelta di Di Rienzo di andare in aspettativa come un distacco doloroso, ma provocato. Non è un mistero per nessuno, infatti, che l’architetto si fosse ritrovato a dover svolgere un lavoro insolito che magari a qualcuno deve servire solo per dare 'fumo', ma senza nessuna sostanza e senza visione strategica, in un clima 'rovente', dove amministratori 'massicci' sono diventati sempre più ingombranti e novelli 'Star' sempre più smaniosi di protagonismo. Ad uno che lavora a 100 metri da casa, in un ambiente dove è stimato e considerato, che non manca di riservargli continue soddisfazioni, cosa lo spinge, di punto in bianco, ad emigrare in un’altra città? D’altronde il trasferimento non è per sempre, ma finché dura il mandato del sindaco di Casagiove, quindi per soli tre anni, guarda caso lo stesso lasso di tempo che rimane al sindaco di San Prisco per concludere il suo di mandato. Sindaco, basta così, prenda esempio, si faccia da parte".

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