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Il Comune cancella la lapide 'bugiarda' della casa di Vanvitelli

L'iniziativa dopo una petizione: l'architetto che ha realizzato la Reggia non aveva vissuto a corso Trieste

Un atto ufficiale per ribaltare quella che, per anni, è stato un clamoroso errore storico. La giunta comunale di Caserta ha infatti approvato una delibera proposta dagli assessori Emiliano Casale e Tiziana Petrillo in cui “si prende atto” che l’abitazione in cui visse e morì Luigi Vanvitelli, l’architetto che ha realizzato la Reggia di Caserta, è ubicata nel fabbricato contiguo alla chiesa di Sant'Elena nella Santella, oggi via Mazzocchi.

Il Comune prova così a ristabilire una verità storica dopo la petizione lanciata nei mesi scorsi da Ferdinando Astarita, che chiedeva di cancellare l'errore sulla vera abitazione in cui visse l’architetto.

Una “bugia” che sarebbe nata, secondo gli ideatori della petizione, “nel primo centenario della morte di Luigi Vanvitelli. Per l’occasione furono organizzati solenni festeggiamenti con bande musicali e varie manifestazioni collaterali ed inoltre si decise di apporre una lapide commemorativa sulla casa dove era vissuto e morto Vanvitelli. Ma, probabilmente poiché la vera casa era alquanto defilata, modesta ed in condizioni di grave degrado, si preferì apporre la lapide commemorativa sulla facciata di un altro palazzo che, meglio posizionato e con 4 belle colonne sulla facciata, come immagine era certo di tutt’altro livello oltre ad essere in ottime condizioni perché costruito più di recente. E la bugia venne addirittura ribadita con una seconda lapide apposta nel 1973, nel bicentenario della morte di Vanvitelli. Il tutto su una casa, ubicata a corso Trieste, che però non era quella di Vanvitelli”.

"L'amministrazione - spiega il sindaco Carlo Marino - ha l'esigenza culturale di fissare i luoghi della memoria nel rispetto dei valori condivisi dalla comunità cittadina e degli eventi storici più significativi che l'hanno caratterizzata. Con questa decisione, confortata e ispirata dall'illustre relazione della Società Storia Patria di Terra di Lavoro, la giunta interviene su una questione che non poche aspettative aveva generato nell'intera comunità".

"La definizione è un nostro dovere morale - spiega l'assessore Emiliano Casale - : ora il competente dirigente comunale provvederà con un proprio atto all'esecuzione del deliberato con la collocazione di una targa/lapide ricordo permanente dell'abitazione in cui abitò dal 1755 e morì il 1° maggio 1773 Luigi Vanvitelli".

"Con questa delibera - aggiunge l'assessora Tiziana Petrillo - abbiamo inteso affrontare il percorso di recupero della memoria nella esatta corrispondenza dei fatti che hanno caratterizzato la storia della nostra città, anche per rappresentarla e ricordarla nella più esatta ricostruzione alle più giovani generazioni".

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