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Insulti sessisti all'europarlamentare Pina Picierno

I commenti violenti dopo la pubblicazione della raccolta fondi. Zingaretti e Cimmino al suo fianco. E il consigliere regionale 5 Stelle la 'sfotte'

Offese inaudite e sessiste, accompagnate da parole irripetibili spesso scritte da donne. Sono i commenti apparsi sui social dopo l’iniziativa di Pina Picierno, l’eurodeputata casertana del Pd che ha lanciato nei giorni scorsi una iniziativa di crowdfunding in vista delle Europee del 26 maggio. 

Il motivo scatenante è stata proprio la possibilità data dall’esponente Dem, tramite una donazione di 100 o 500 euro, di finanziare la sua campagna elettorale con un caffè o una cena. Iniziative ben note e utilizzate dai politici di mezzo mondo, e che invece hanno scatenato la rabbia e la violenza tra i commenti.

Una vicenda che ha costretto la stessa Picierno ad intervenire, denunciando “le polemiche montate ad arte per danneggiarmi”. “Ho chiesto il supporto di chi crede nel valore delle mie idee e sposa le mie battaglie - ha precisato l’europarlamentare - Piccoli contributi simbolici dal basso. Come si fa in tutto il mondo. Come fanno tutti i politici che non vogliono padroni e che hanno a cuore solo l’interesse comune dei cittadini.  Ma da noi, tutto questo diventa sporco. E allora battute e battutine sessiste, anche da parte di donne, che sono quelle che feriscono di più”.

Alla Picierno è arrivata anche la solidarietà del segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti che su Twitter ha scritto: "Un abbraccio a Pina. L'odio sul web non ci fermerà mai". In una nota anche il segretario provinciale del Partito Democratico di Caserta Emiddio Cimmino ha espresso “a nome suo e del partito tutto, vicinanza e solidarietà a Pina Picierno, candidata al parlamento europeo. La sua scelta di farsi finanziare dai cittadini con un finanziamento collettivo – il famoso crowdfunding - e non da “altri”, ha messo in moto i “vigliacchi della tastiera”, quelli che si nascondono dietro uno pseudonimo per delegittimare e per offendere, particolarmente, se si tratta di una donna. La delegittimazione sessista è davvero inaccettabile, ma queste aggressioni in genere, non possono restare impunite, la polizia postale faccia il suo lavoro, come sempre, e lo sottoponga all’attenzione dell’autorità giudiziaria, non deve condizionare una consultazione elettorale con queste pratiche, ai confini di un colpo di Stato. I professionisti della menzogna hanno paura di ritornare nell’ovile e difenderanno la poltrona in ogni modo, soprattutto facendo girare sui social tante bufale che disorientano le persone poco informate. Attenti all’imbroglio”.

Oltre ai vergognosi commenti apparsi sul web, non sono mancate le polemiche più ‘politiche’. La Picierno è stata infatti attaccata dal consigliere regionale casertano del Movimento 5 Stelle Vincenzo Viglione, che non ha mancato di ricordare la vicenda degli 80 euro, il bonus di Renzi che secondo l’allora deputata Pd sarebbero bastati per 2 settimane di spesa. “Nientedimeno, 100 euro per un caffè? - commenta Viglione - Chissà cosa staranno pensando quelli a cui veniva raccontato proprio dalla Picierno che con 80 euro ci si poteva fare la spesa per due settimane. Pina, avresti il coraggio di privare la gente di questa possibilità? Mah! Ragazzi, ci vediamo in giro per la campagna elettorale, e il caffè ve lo offriamo noi”.

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