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Inquinamento dell'aria: Aversa è la peggiore città del 2022

La classifica della provincia di Caserta

Aversa è la città più inquinata della provincia di Caserta. A dirlo è l’Agenzia Regionale per l’Ambiente della Campania che ha diffuso un primo report sul numero dei giorni di superamento (per l’anno 2022) della soglia giornaliera di 50 µg/m3 , che la legge stabilisce non sia superata più di 35 volte nel corso di un anno civile. Aversa, come detto, è la Città più inquinata. La centralina dell’Arpac ubicata presso il Liceo Cirillo in via Corcioni, infatti, per ben 52 volte nell’anno 2022 ha registrato relativamente al PM10, superamenti della soglia giornaliera di 50 µg/m3. A seguire c’è San Felice a Cancello, la cui centralina ha fatto registrare per 41 volte i limiti imposti dalla legge, Teverola con 36 superamenti, Maddaloni con 34. Più virtuose le altre località di Terra di Lavoro i cui valori sono rimasti nei limiti della legge. La centralina ubicata nella scuola De Amicis di Caserta ha fatto registrare 26 superamenti nel corso dello scorso anno, a Sparanise, invece, sono stati 24 le volte in cui l’aria è stata particolarmente inquinata. A chiudere la ‘Speciale classifica’ Marcianise con 17 dati negativi, Caserta (centralina ubicata presso l’Istituto Manzoni) 8 superamenti, Presenzano 7, Pignataro 4 e Pratella 1.

I dati di dicembre 2022

Gli ultimi dati aggiornati al 31 dicembre 2022, acquisiti recandosi presso un set stazioni della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria e relativi alle concentrazioni dei diversi inquinanti monitorati, hanno evidenziato per il PM10 superamenti della soglia giornaliera di 50 µg/m3 che il D. Lgs. 155/2010 stabilisce non sia superata più di 35 volte nel corso dell’anno a Maddaloni CE54 Sc. Settembrini: un superamento il giorno 31/12; ad Aversa Scuola Cirillo: nove superamenti nei giorni: 23/12, 24/12, 25/12, 26/12, 27/12, 28/12, 29/12, 30/12 e 31/12; a Marcianise Regi Lagni: un superamento il giorno 29/12; a San Felice a Cancello Cancello: un superamento nel giorno 31/12 e Sparanise Ferrovia: un superamento nel giorno 31/12.

A Capodanno

Dall’Arpac fanno sapere come “Il Capodanno è stato caratterizzato dalla presenza di un esteso anticiclone centrato sull’Africa settentrionale che ha portato temperature miti su tutta l’Italia meridionale. In Campania, per tutto il 1 gennaio 2023, i venti sono stati deboli con calme totali e l'umidità è risultata molto elevata con la formazione di nebbie più dense e persistenti lungo i litorali del Golfo di Napoli. Si sono quindi create condizioni favorevoli al ristagno degli inquinanti, soprattutto le polveri sottili. Di conseguenza, il forte incremento di emissioni di polveri sottili causato dagli articoli pirotecnici utilizzati soprattutto la notte di Capodanno, in assenza di processi di diffusione e dispersione degli inquinanti, ha causato un fenomeno di forte inquinamento nelle prime ore dell’anno nuovo. Nelle ore successive, con modeste emissioni a causa della giornata festiva, le concentrazioni di PM10 sono diminuite, ma il bilancio del 1 gennaio è che pressoché tutte le stazioni della rete di monitoraggio regionale hanno superato il limite di 50 microgrammi  per metro cubo, con valori superiori a 60 microgrammi nelle aree rurali e a 200 nell’area metropolitana di Napoli. Negli altri capoluoghi campani i picchi orari sono stati meno rilevanti e le concentrazioni medie giornaliere, pur superiori ai limiti, sono generalmente rimaste al di sotto dei 100 microgrammi per metro cubo. La composizione del particolato mostra la prevalenza di polveri ultrasottili PM2.5 e PM1 pari all’80% della massa di PM10. Le nebbie osservate sono riconducibili in parte alle polveri sottili soltanto nelle prime ore del nuovo anno, a causa di emissioni da articoli pirotecnici e venti deboli. Nelle ore successive, la causa della nebbia è la condensazione del vapore acqueo con temperature di rugiada uguali a temperatura dell’aria. Il meccanismo di formazione della nebbia è il raffreddamento di aria molto umida: a temperature più basse il vapore acqueo gassoso condensa in goccioline di dimensioni di pochi micron”. (f.p.)

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