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Infiltrazioni d'acqua al liceo Amaldi, l'ira delle associazioni | FOTO

La richiesta al sindaco: "Urge un assessorato alla Pubblica Istruzione"

Infiltrazioni d'acqua al liceo Amaldi di Santa Maria Capua Vetere. Scoppia l'ira delle associazioni “Futuro 2030”, “Passione civica”, “No Stir”, “Svoltiamo”, “Movimento civico sammaritano” e “S.U.D. per l’Italia” che denunciano lo stato di abbandono in cui versano alcuni istituti scolastici della città. "È di qualche giorno fa la segnalazione di una studentessa del liceo Amaldi la quale denunciava lo stato di degrado in cui versa la scuola, a partire dalle infiltrazioni d’acqua del soffitto di uno dei piani della scuola - sottolineano le associazioni in una nota - Dopo i notevoli ritardi nella riapertura delle scuole, gli studenti sammaritani devono far fronte anche a questo tipo di problematiche".

Infiltrazioni d'acqua al liceo Amaldi di Santa Maria Capua Vetere

"Se è vero che la competenza sulla gestione delle scuole è provinciale, è altrettanto vero che l’amministrazione comunale è deputata a svolgere funzioni di controllo e, se necessario, ad impiegare fondi comunali per la manutenzione dei plessi - aggiungono - La scarsa attenzione dell’amministrazione Mirra per le problematiche relative alle scuole è testimoniata dalla mancanza di un assessorato ad hoc per la Pubblica Istruzione. La gestione delle scuole sembrerebbe infatti essere stata delegata ad un semplice consigliere il quale svolge una mera funzione di rappresentanza. Ciò la dice lunga sul senso di abbandono e dispersione istituzionale che vivono quotidianamente i dirigenti scolastici e i cittadini i quali vorrebbero un’amministrazione comunale più presente e vicina alle nuove generazioni con un assessorato competente in grado di risolvere le tante problematiche che affliggono i plessi scolastici della città".

Sul punto è dura l’accusa di Gianfranco Corvino: “I disservizi nelle scuole sono aumentati a dismisura in questi anni e non si è intervenuto in alcun modo con politiche volte a migliorare l’edilizia scolastica e i servizi agli studenti. Ai nostri giovani in molti casi sono negati l’accesso alle più moderne strutture tecnologiche e digitali”. Sulla stessa lunghezza d’onda Raffaele Aveta: “Sulle scuole c’è tantissimo da fare. Occorre predisporre un piano straordinario di investimenti per rendere le scuole luoghi accoglienti, sicuri e tecnologicamente avanzati. Gli studenti sono, invece, costretti a fare i conti con carenze strutturali. Faccio un solo esempio, l’ingresso del liceo classico Nevio, in piazza Bovio, è da anni coperto da un’orribile impalcatura che testimonia l’indifferenza e il degrado nel quale sono avvolti i simboli della cultura e della storia della città. Abbiamo scritto oggi alla preside dell’Istituto Nevio-Amaldi, dichiarando la nostra disponibilità ad effettuare i lavori necessari per la rimozione dell’impalcatura che da anni offende la città e che l’amministrazione Mirra in questi anni non è stata in grado di rimuovere”.

Non si è fatta attendere la risposta dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Mirra, che in una nota ha sottolineato: "Sorprendono le dichiarazioni rilasciate da Aveta e Corvino in quanto provenienti da soggetti che si occupano di politica da un ventennio, anche rivestendo varie cariche pubbliche; tutti sanno che per gli istituti scolastici provinciali la manutenzione sia ordinaria che straordinaria spetta alla Provincia e che l'intervento del Comune sarebbe possibile esclusivamente in casi assolutamente straordinari e solo a fronte di eventuali inadempienze della Provincia che non sono mai state segnalate. Appare chiara, in vista delle prossime elezioni amministrative, la deriva populista e demagogica già intrapresa dalle presunte associazioni; appare chiara, altresì, la completa impreparazione amministrativa di queste persone, pur occupandosi di politica da venti anni; recentemente era stata segnalato anche un problema di manutenzione presso il Museo archeologico contestandolo al Sindaco, naturalmente assolutamente estraneo alla gestione del Museo. Preoccupa che queste persone, evidentemente poco attente al denaro pubblico, pur avendone beneficiato con numerosi e ben remunerati incarichi, vorrebbero impiegarlo per finalità non di competenza comunale".

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