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Barelle del 118 bloccate nei Pronto soccorso, ritardi e polemiche. Allertato anche il prefetto

Il presidente dell'Ordine degli Infermieri Mona: "Situazione insostenibile per il personale"

Pazienti costretti a restare sulle barelle del 118 in attesa che l’ospedale che li prenda in cura; infermieri costretti ad orari allungati; ritardi negli altri soccorsi. Sono tre elementi di enorme gravità che hanno spinto il presidente dell’Ordine degli Infermieri di Caserta Gennaro Mona a scrivere ai direttori generali dell’Asl (Amedeo Blasotti) ed Azienda Ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano (Gaetano Gubitosa) chiedendo un intervento immediato nella gestione dei Pronto soccorso.

Nella lettera, inviata anche al prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo, si evidenziano tutti i disagi del personale infermieristico del 118. “Nella qualità di presidente dell'Ordine degli infermieri - spiega Mona - ho ricevuto alcune lamentele da parte di molti colleghi che riferiscono che una volta arrivati in ospedale con un paziente, talvolta anche in gravi condizioni, non riescono a liberare le barelle e pertanto non possono ripartire e prestare altrove il loro servizio. Questo si traduce in ritardi che spesso possono costare la vita di una persona. Come Ordine rappresentativo di una categoria che ha a cuore l'interesse dei malati, annunciamo che metteremo in atto ogni azione di protesta per combattere questo stato di cose e garantire ai malati la giusta e puntuale presenza del 118”.

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