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“Persecuzione religiosa per l’Ordine di Hagal. Campi di addestramento? Sono obiettore di coscienza…”

Parla il presidente Ammendola: “Ci hanno demonizzato. Nessun collegamento coi neonazisti”

“Vogliono mettere a tacere la voce fuori dal coro rappresentata dall’Ordine di Hagal”. Ne è convinto il presidente dell’associazione Maurizio Ammendola che, a 20 giorni dalle perquisizioni che hanno interessato decine di persone, ha deciso di uscire allo scoperto. Perché, dice, sono state riportate “notizie non vere e lontane dalla finalità e dalla fattiva operatività della stessa, che è sempre stata quella di denunciare le menzogne della narrazione di Sistema main-stream, in particolare nell’era Covid, opponendosi dalle sue origini alle limitazioni delle libertà individuali conseguenti”. Per Ammendola l’associazione “Ordine di Hagal” è stata “demonizzata, affibbiandole un’immagine che non ha nulla a che fare con la realtà dei fatti”.

Il presidente sottolinea “l’estraneità ad ogni forma di violenza e discriminazione, l’assenza di legami con persone violente o radicalizzate, italiane e tanto meno ucraine, così come di non avere alcun legame con ambienti riconosciuti come “neofascisti” o “neonazisti”. Ribadiamo che l’ Ordine di Hagal non è neanche un partito politico, ma un’associazione di tipo spirituale, che cerca e divulga la riscoperta e il rilancio della crescita Spirituale dell’individuo, per il riavvicinamento all’Entità divina che è offuscata e ammorbata dalla propaganda del materialismo esistenziale, con il fine di realizzare una esistenza eticamente elevata, collaborativa, democratica, libera, sensata, e per farlo non ha mai esulato dall’offrire una chiave di lettura diversa da quella raccontata dal main stream unito, sempre approfondita, legata a documentazioni e fatti indagati a fondo e per anni da esperti (sempre citati) dei vari settori trattati, e che per questo ha sempre subìto censura e pressioni da parte del Sistema”.

Ammedola smentisce anche “l’addestramento militare all’uso delle armi del Presidente dell’Ordine di Hagal”. Il presidente asserisce di non aver “mai partecipato a nessun campo di addestramento all’uso di armi da fuoco in Polonia né altrove" essendo anche “obiettore di coscienza e vegetariano da anni, per ragioni Etiche e Spirituali, profondo amante della Vita umana, vegetale e animale, e più in generale, della Creazione Divina, per le quali nutre e insegna grande rispetto”.

Ed aggiunge: “Tutto ciò rappresenta facilmente, a chi certo rimane con il suo equilibrio cognitivo e il suo senso critico, che è in atto una sorta di inquisizione, una effettiva persecuzione religiosa, prima di tutto “ad personam”, ma anche e più in generale, nei danni di una minoranza di libere persone che si riconoscono nei valori più alti dell’Umanità, ovvero il senso di responsabilità verso i propri simili e verso le generazioni future, nel conservare la Civiltà e mantenere le Libertà costituzionali faticosamente conquistate dai nostri padri, con anni di dure lotte, quelle si, con grandi spargimenti di sangue, violenza e dolore. Confidando comunque e sempre nell’operato della Giustizia, nel buon lavoro dei legali, nella capacità di obiettività degli inquirenti, rimaniamo in attesa degli sviluppi delle indagini augurandoci banalmente che episodi del genere non si ripetano e che risulti vittoriosa la Forza della Verità e della Luce”.

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