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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Incidenti stradali, 67 vittime nel casertano

I dati di Aci-Istat per il 2017: in Terra di Lavoro si muore di più

A Caserta negli incidenti stradali si muore due volte e mezzo in più rispetto al resto d'Italia. E' questa la fotografia dell'Aci-Istat sulla sicurezza stradale in Terra di Lavoro per il 2017.

I DATI DI CASERTA

Secondo i dati l'anno scorso in provincia di Caserta si sono verificati 1403 incidenti in cui hanno perso la vita ben 67 persone e sono rimaste ferite 2263 persone. Rispetto all'anno precedente si registra una variazione di 4,9% incidenti in più mentre è 9,8% superiore la stima delle vittime. Dati che fanno di Caserta la provincia campana con il più elevato numero di morti rispetto al numero di incidenti, con un tasso di mortalità di 4,8 persone decedute su 100 sinistri. Un dato due volte e mezzo superiore alla media nazionale (1,9 su 100 incidenti) e 2 volte superiore rispetto alla media regionale (2,4 su 100 incidenti).

REGIONE CAMPANIA

A livello regionale, aumentano gli incidenti (+1,5%) e, soprattutto, i morti (+11%). Solo per i feriti si osserva un lieve miglioramento (-0,9%). Non a caso, il tasso di mortalità in Campania è pari a 2,4, nettamente più elevato dell'1,9 registrato a livello nazionale. Rispetto all'obiettivo europeo del dimezzamento (-50%) del numero delle vittime della strada, da raggiungere nel periodo 2010-2020, la regione sinora fa registrare un decremento di appena il 4,7%, che la colloca al quart'ultimo posto in Italia. Male, in particolare, i tratti autostradali che attraversano la Campania dove il numero dei morti è aumentato addirittura del 41%, tanto da far schizzare il loro tasso di mortalità a 4,2. Tra le province campane, Salerno è quella caratterizzata dal maggior incremento di decessi (+42,1%).

dati incidenti-2

COMMENTO

 “La situazione è piuttosto grave - commenta lapidario il Presidente dell’ACI Campania, Antonio Coppola - La sicurezza stradale è scivolata progressivamente fuori dall'agenda politica, sia a livello provinciale che regionale, e questi sono i risultati. Si investe poco, anzi quasi nulla, nella manutenzione delle infrastrutture e nella formazione degli utenti della strada. Non sorprendiamoci, perciò, se, a causa delle strade rovinate, dell'assenza di attraversamenti pedonali protetti ed anche dei comportamenti scorretti, i motociclisti ed i pedoni siano le categorie maggiormente a rischio. Indigna, poi, il dato relativo alle autostrade dove, nonostante il tutor ed i lauti guadagni delle concessionarie, grazie alla riscossione di pedaggi sempre più cari, gli incidenti mortali risultano, comunque, in aumento. Occorre maggiore responsabilità da parte dei proprietari e gestori delle strade. A partire dagli Enti locali che, nella stragrande maggioranza dei casi, disattendono il Codice della Strada che, all'articolo 208, impone loro di utilizzare il 50% dei proventi delle multe per attività finalizzate al miglioramento della sicurezza stradale. Analogo discorso vale pure per la Regione e le Province che dagli utenti motorizzati incassano rilevanti risorse in termini di bollo auto, imposta di trascrizione e quella gravante sulla RCA, senza però investirle per migliorare la sicurezza e, più in generale, le condizioni della mobilità. Intanto, l'obiettivo europeo è diventato irraggiungibile e questo insuccesso contribuisce a collocarci sempre più ai margini della UE".      

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