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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Medici ‘sotto inchiesta’ per le prescrizioni dei farmaci anti-Covid

Il segretario regionale del Sindacato Medici Italiani: "Si ritirino le contestazioni e si cambi direzione nelle politiche sanitarie"

"A molti medici di medicina generale in servizio nei territori dell'Asl di Caserta e dell'Asl Napoli 2 sono giunte, su segnalazioni della direzione Salute della Regione, alcune contestazioni rispetto a presunte violazioni tra gennaio a giugno scorsi, nelle prescrizioni di medicinali quali: ossigeno terapeutico, eparine a basso peso molecolare, inibitori di pompa protonica, antibiotici, vitamina D ed analoghi. Siamo al paradosso! Questi medicinali sono menzionati dal protocollo terapeutico anti Covid e sono stati usati e prescritti nella prima parte di quest'anno quando la pandemia procurava più morti". Lo dichiara, in una nota, Luigi De Lucia, segretario regionale del Sindacato Medici Italiani (SMI) della Campania.

"I medici campani di medicina generale con le prescrizioni dei farmaci sotto accusa da parte della direzione Salute della Regione - sottolinea De Lucia - hanno inteso solo combattere la pandemia da Covid nella nostra regione e allo stesso tempo curare gli ammalati nelle loro abitazioni. In questo modo si è potuto alleggerire la pressione sugli ospedali messi sotto stress dalle tantissime richieste di soccorso e di assistenza". "Allo sforzo generoso dei medici, insieme al rischio personale altissimo in cui incorrono tutti i giorni per contrastare la pandemia, si risponde con contestazioni e con un atteggiamento ottusamente burocratico. Si ritirino le contestazioni ai medici e - conclude De Lucia - si cambi direzione nelle politiche sanitarie della Regione Campania".

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