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Martedì, 23 Aprile 2024
Attualità Santa Maria a Vico

Nube nera dopo il rogo, il vento disperde gli inquinanti

I primi rilievi Arpac non fanno registrare valori elevati di diossine e furani nell'aria

Proseguono le verifiche dell’Agenzia ambientale della Campania per valutare gli effetti ambientali dell’incendio divampato nel pomeriggio di ieri in uno stabilimento nell’area industriale di Airola che ha avuto ripercussioni anche sull'area della Valle di Suessola con 4 sindaci (San Felice a Cancello, Santa Maria a Vico, Arienzo e Cervino) costretti a chiudere le scuole per la giornata di oggi.

Le verifiche Arpac

Materiale soggetto all’incendio. Attraverso la documentazione tecnica relativa al sito colpito dalle fiamme, si è appurato che il materiale soggetto all’incendio è composto prevalentemente dal polimero polipropilene, utilizzato in un altro sito per la produzione di componenti per il settore automotive.

Acque di spegnimento. È in corso il controllo dei possibili impatti ambientali delle acque di spegnimento utilizzate per estinguere l’incendio, con campionamenti delle acque che giungono all’impianto di depurazione comunale dalla rete delle acque reflue dell’area industriale.

Inquinanti atmosferici. In riferimento al territorio complessivo interessato dall’evento, il quadro meteorologico continua ad essere caratterizzato da una sostenuta ventilazione di grecale che favorisce la dispersione delle sostanze inquinanti. In tutta l’area interessata le stazioni della rete di monitoraggio della qualità dell’aria non hanno registrato superamenti dei limiti di legge in nessuno dei parametri normati. In concomitanza con l’incendio alcune stazioni, per le quali si dispone del dato orario, hanno fatto registrare per alcune ore un significativo aumento della concentrazione del particolato. In particolare nella stazione che si trova presso il Museo Nazionale di Napoli le concentrazioni di PM10 hanno raggiungo il maggior valore orario pari a 114,8 µg/m3 – microgrammi per metro cubo (PM2.5: 94,1 µg/m3). Picchi meno elevati ma comunque significativi sono stati rilevati nelle stazioni di Pomigliano d’Arco (35,5 µg/m3, PM2.5: 34,6 µg/m3) e di Napoli Ferrovia (60,8 µg/m3, PM2.5: 41,9 µg/m3). In tutti questi casi la situazione è rientrata rapidamente e le concentrazioni medie giornaliere di particolato di ieri sono rispettivamente 22,6 µg/m3, 16,2 µg/m3 e 20,3 µg/m3, quindi al di sotto del limite di 50 µg/m3 che la norma stabilisce non debba essere superato più di 35 volte nel corso di un anno civile.

Terreni. A breve è in programma anche lo svolgimento di campionamenti di terreno superficiale (top soil) in aree di possibile ricaduta degli inquinanti atmosferici diffusi nel corso dell’evento.

L'azienda

Intanto la Sapa, l'azienda interessata dal rogo, conferma che l’incendio occorso ieri presso l’hub logisitico di Airola – dove sono stoccati i prodotti finiti, destinati ai clienti, con materiali al 100% riciclabili – non ha causato feriti. Le fiamme si sono propagate al tetto, scatenando un incendio di vaste dimensioni anche a causa del forte vento. L’hub logistico era dotato di video camere di sorveglianza, l’azienda impiegherà tutte le forze necessarie per identificare assieme alle autorità le cause dell’accaduto. L’azienda, infine, desidera ringraziare il corpo dei Vigili del Fuoco e tutte le Forze dell’Ordine intervenute per domare l’incendio e salvaguardare le persone e i residenti. Un pensiero, in particolare, ai due vigili del fuoco ricoverati in ospedale per lieve intossicazione.

Il sindaco riapre le scuole

Alla luce dei dati il sindaco Andrea Pirozzi ha deciso di riaprire le scuole già da venerdì 15 ottobre. “Secondo quanto trasmessoci dall’Arpa Campania, i forti venti delle ultime ore hanno favorito la dispersione delle sostanze inquinanti ed il rapido spostamento della nube al di fuori dei confini del nostro territorio comunale. Notizie, queste, che ci consentono la riapertura delle scuole di ogni ordine e grado già dalla giornata di domani venerdì 15 ottobre. Ma lungi da noi sottovalutare la pericolosità del fenomeno. Già questa mattina, infatti, abbiamo avviato un’interlocuzione con i responsabili dell’Arpac Napoli e dell’Arpac Caserta, chiedendo loro il costante monitoraggio della qualità dell’aria; l’ ASL di Caserta, alla quale abbiamo chiesto dati relativi all’inquinamento del suolo, esprimendo le nostre preoccupazioni sulle ricadute delle polveri sottili su agricoltura e pastorizia; nonché la Prefettura di Caserta. Qualora dai risultati dovessero emergere dei pericoli per la salute dei nostri cittadini ci concerteremo con i sindaci della valle e valuteremo la richiesta dello stato di calamità alla Regione Campania ed al Governo. Sarà nostra cura informare la comunità di ogni eventuale nuova informazione che ci perverrà dagli organi competenti. Desidero infine esprimere la mia vicinanza e quella di tutta l’Amministrazione Comunale di Santa Maria a Vico all’azienda ed ai suoi lavoratori colpiti da questa disgrazia, molti dei quali residenti nella nostra cittadina, ed ai quali va tutto il nostro supporto ed ascolto in questo momento di difficoltà”.

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