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"Il Comune nega lo stralcio dei debiti ai cittadini ma lo chiede per sè”

È la critica lanciata dai quattro consiglieri di opposizione

Nel Consiglio comunale del 30 gennaio scorso la maggioranza capeggiata dal sindaco Enzo Guida deliberava “di non applicare ai carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 le disposizioni di cui all’articolo 1, comma 227, legge 29 dicembre 2022, n. 197, così come previsto dal comma 229 della medesima legge”; “Paticamente non permetteva ai cittadini di poter beneficiare della definizione agevolata per i debiti nei confronti del Comune di Cesa pendenti all’Agenzia Entrate Riscossione”, hanno sottolineato dal gruppo di opposizione Uniti per Cesa.

A distanza di pochi mesi, con delibera di giunta numero 90 del 6 aprile, “Guida e i suoi assessori, ancora sprovvisti di deleghe, hanno dato mandato al responsabile dell’area contabile ‘di attivarsi per l’adesione alla definizione agevolata relativa ai carichi debitori del Comune di Cesa’ A questo punto, la domanda sorge spontanea: perché il Comune di Cesa deve poter beneficiare di una riduzione del proprio debito nei confronti dell’Agenzia Entrate Riscossione mentre i cittadini, per espressa volontà di Guida e della sua maggioranza, non possono ottenere questa boccata d'ossigeno prevista da una norma nazionale? Ancora una volta Guida e la sua maggioranza hanno preso decisioni a nostro avviso contraddistinte da una evidente disparità di trattamento.
Restando in tema di numeri: ma a che punto siamo con l'azzeramento della giunta? Per ora, chiacchiere a parte, zero porta a zero”.

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